Emiliano attacca Renzi e Calenda: "Sono dalla parte del partito dei combustibili fossili. Come Fitto''

Il presidente della regione Puglia: "La decarbonizzazione dovrebbe unire il campo progressista come io spero di fare tra il Pd di Nicola Zingaretti e il Movimento 5 Stelle.

Michele Emiliano
Michele Emiliano
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17 Luglio 2020 - 10.01


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Lui ha l’appoggio del centro-sinistra ma non di Calenda, Renzi e di quella area. 

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”Abbiamo vinto una battaglia straordinaria perché ciò che si sta facendo per l’ex Ilva in realtà è la riscrittura delle regole industriali secondo le nuove tecnologie che rendono l’industria compatibile con l’ambiente. È un passo decisivo per costruire la nuova Italia”. Così il presidente pugliese Michele Emiliano sul sì del Governo alla decarbonizzazione dell’ex Ilva.
”La Puglia – aggiunge in un’intervista all’edizione barese di Repubblica – sta partecipando alla scrittura di pilastri valoriali che non sono la xenofobia, il ritorno alle monete nazionali, l’eliminazione dell’Unione europea”. Mentre Matteo Renzi e Carlo Calenda candidano Ivan Scalfarotto: “Loro – dice – sono dalla parte del partito dei combustibili fossili. Come Fitto”.
“La decarbonizzazione dovrebbe unire il campo progressista – spiega Emiliano -, come io spero di fare tra il Pd di Nicola Zingaretti e il Movimento 5 Stelle. Soltanto un’ottica fondata sugli interessi economici può separare la sinistra sulla decarbonizzazione dell’ex Ilva. Io lascerei perdere le lobby. C’è stato un momento in cui sembravano fossero alleati quelli che volevano chiudere Ilva e quelli che volevano lasciarla com’era. Zingaretti e il premier Giuseppe Conte sono persone libere da interessi particolari. L’accordo sull’Ilva è nelle cose. Si sta già facendo nella vita quotidiana del gruppo che lavora con me e dei 5 Stelle. Non mi meraviglia che Italia Viva in Puglia sia dalla parte di Fitto e voglia la sua vittoria – dice ancora il presidente regionale -. Sono attenti alla stessa lobby, quella del carbone. Italia Viva non tornerà mai indietro. Questo vorrei dire al Movimento 5 Stelle: c’è un ruolo nell’economia mondiale che la destra italiana e Italia Viva svolgono e che trova in Puglia il campo di battaglia principale”.

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