Dire che la Ceccardi è al guinzaglio di Salvini non è sessismo, ma solo un giudizio politico

Il candidato governatore dem: «Il mio avversario è Salvini, che si porta dietro una candidata». La replica dell’avversaria: a parti invertite la sinistra griderebbe allo scandalo

Sessismo
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28 Giugno 2020 - 16.43


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Ci fa inorridire che le battaglie femministe bistrattate dalla Destra, soprattutto dalle donne di destra, vengano sfruttate e strumentalizzate in modo scorretto da chi cerca così di screditare avversari politici che stanno semplicemente esprimendo un lecito giudizio politico negativo.
Ma andiamo a spiegare cosa è successo. In Toscana stanno facendo una campagna fotocopia, dove il mio avversario è Matteo Salvini che si porta dietro al guinzaglio una candidata”. Eugenio Giani (Pd), candidato governatore in Toscana alle elezioni regionali del 20-21 settembre, si riferisce con queste parole a Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega e sua avversaria nella corsa alla Regione. L’uscita di Giani, contenuta in un’intervista al Corriere Fiorentino, scatena subito una raffica di polemiche da parte di tutto il centrodestra, che taccia di sessismo il candidato dem.

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La replica di Ceccardi: “Non voglio fare la vittima, una certa sinistra griderebbe allo scandalo se un nostro esponente dicesse a una donna dello schieramento avversario che è buona soltanto a stare al guinzaglio come una cagna — dice l’aspirante governatrice —: si leverebbero le grida di indignazione a livello internazionale”. E poi: “A me e alla Toscana, quando sarò governatore, non metterà i piedi in testa nessuno!”. E Salvini, a ruota: “Mentre il Pd toscano passa il tempo a insultare noi lavoriamo per una sanità migliore. Trova la differenza”.
Prima di tutto vogliamo ricordare il significato della parola sessismo: “Tendenza a valutare la capacità o l’attività delle persone in base al sesso ovvero ad attuare una discriminazione sessuale”. 
In questo caso la critica fatta a Ceccardi è la stessa fatta anche a Conte (uno) in un titolo di Libero: “Giuseppe Conte al guinzaglio dei 5 Stelle: il gioco sporco con Di Maio”. Ricordiamo anche quando Giorgia Meloni replicò al discorso della fiducia del Conte bis: “stai muto, hai il guinzaglio”, mimando tutto, a scanso di equivoci. Il tutto raccontato dal cronista de La Stampa.
Ancora ricordiamo che Christian Solinas, il govenatore della Sardegna fu aspramente criticato per la sua invisibilità in campagna elettorale, per definire la sua poca presenza furono usati appellativi simili a quello del guinzaglio. 
Ceccardi non è stata (giustamente, se no saremmo stati i primi a insorgere) offesa con insulti sessisti, ma all’interno della dialetica politica è stata semplicemente criticata, come tanti altri prima di lei candidati leghisti, perché il loro leader, Salvini, mette in ombra la loro figura personalizzando ogni competizione amministrativa come se fosse lui il candidato. 
Smettetela di usare parole che non sconoscete facendovi scudo con il vostro elettorato “ignorante” in materia di linguaggio di genere. 

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