Parole nette e senza falsi diplomatismi: “Con le scissioni dal Pd pareva potersi costituire un polo unitario liberale con Calenda, Renzi e la Bonino, in grado anche di attrarre tante personalità moderate, persino conservatrici, dell’area di Forza Italia, indisposte a sottostare al comando di Salvini e della Meloni. Non si è realizzato nulla di tutto questo”. Lo ha scritto Goffredo Bettini.
“Calenda è incompatibile non solo con il Movimento 5stelle, ma con tutti quelli che non sono lui. E Renzi, che disorienta anche il suo più appassionato ammiratore affermando che non c’è possibilità di un rapporto vero e duraturo con il Movimento 5stelle e nello stesso tempo proponendo un patto nell’attuale governo per durare fino alla scadenza della Presidenza della Repubblica”, aggiunge l’ex eurodeputato.
I 5 stelle “sono invece quantomai divisi, oscuri nei loro intendimenti di fondo, cangianti nelle loro varie posizioni. In fondo sono quelli che esprimono più direttamente un premier serio e diventato popolare, ma invece di esserne un supporto autorevole e sereno spesso sono la causa di tanti piccoli o grandi impedimenti allo svilupparsi rapido della sua azione. Il dibattito sul Mes ne è l’esempio più clamoroso”, sottolinea Bettini.
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