Crimi sul Mes: "Il problema è che nessuno ha ancora dimostrato che sarà senza condionalità"
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Crimi sul Mes: "Il problema è che nessuno ha ancora dimostrato che sarà senza condionalità"

"Il vero strumento - sottolinea - è il Recovery Fund: se passa, probabilmente del Mes non abbiamo bisogno".

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15 Maggio 2020 - 08.53


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“Ancora nessuno ci ha dimostrato che il Mes sia senza condizionalità”, afferma il capo politico del M5S, Vito Crimi, ai microfoni di ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “I documenti devono essere approvati definitivamente, poi lo vediamo”, osserva il viceministro dell’Interno. “Il vero strumento – sottolinea – è il Recovery Fund: se passa, probabilmente del Mes non abbiamo bisogno”. Nella bozza sul Mes “non c’è ancora la certezza” dell’assenza di condizionalità, “ci riconfronteremo quando avremo il documento approvato, lì ci sarà un dibattito pubblico”, dice ancora il leader pentastellato.

Per quanto riguarda il dl Rilancio appena varato, “questa manovra ha dei soldi veri. Non si parla di effetto leva come è stato in precedenza. Penso al taglio dell’Irap, al contributo a fondo perduto: soldi reali, un vero e proprio indennizzo”. “L’Ecobonus consentirà un rilancio del mercato edilizio”, sottolinea ancora Crimi, che aggiunge: “E’ una manovra importante, chiedo ai cittadini di aspettarne gli effetti”.

Non abbiamo paura di prenderci un ‘vaffa’” dagli italiani, “ci stiamo assumendo delle responsabilità”, dice a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital il leader del M5S Vito Crimi. Se arriva qualche ‘vaffa’ “lo accettiamo com’è giusto che sia, l’importante però è che ci si renda conto che stiamo facendo il possibile per andare nella direzione migliore. Per esempio l’Ecobonus è una delle misure più 5 Stelle che si potesse immaginare”.

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Scontri con il Pd? “Questa è una narrazione che ormai sento da mesi. Non c’è stato scontro, l’unico tema su cui ho avuto remore era quello dei migranti. Non sarebbe stato opportuno inserire in questo decreto quel tipo di misura”. Con i partner della maggioranza, prosegue il viceministro dell’Interno, “i rapporti sono talmente cordiali nelle nostre interlocuzioni quotidiane che non ci sono urla… poi ci sono visioni diverse” e il risultato del confronto “è eccellente”.

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