Matteo Renzi ha passato il segno, o almeno questa è la percezione che si ha vedendo la bufera che si sta scatenando su di lui su Twitter. Il leader di Italia Viva infatti oggi, in un discorso impasticciato di retorica spicciola, ha detto una frase parecchio sconveniente, ossia: “Se i morti di Bergamo e Brescia potessero parlare, ci direbbero di riaprire”.
Davvero di cattivo gusto, considerando anche il fatto che la maggior parte di questi morti sono stati uccisi proprio dall’esitazione dimostrata nel dichiarare la quarantena. Senza contare che usare i morti, e arrogarsi il diritto di parlare per loro, è davvero populismo di bassa lega.
La frase su “i morti di Bergamo e Brescia che se potessero parlare ci direbbero di riaprire” (Renzi) contiene un’infinita volgarità e un ripugnante disprezzo per il dolore degli altri. Niente di umano, niente di politico, solo miseria
— Alessandro Robecchi (@AlRobecchi) April 30, 2020
“La gente di Bergamo e Brescia che non c’è più, se potesse parlare, ci direbbe di riaprire”. (Matteo Renzi al Senato).
Credo che sia il punto più basso della sua storia politica.— Gisella Ruccia (@gisellaruccia) April 30, 2020
#Renzi:”Se i morti di #Bergamo e #Brescia potessero parlare,ci direbbero…”.
Che mancanza di tatto e di rispetto per loro e per i familiari.
Non c’entra la politica:è sensibilità,umanità.
E dire che 10 anni fa pensavo avrebbe impresso una svolta.
Purtroppo(per lui), è stata a U— Antonello Piroso (@Apndp) April 30, 2020
#Renzi: Renzi: “Nn siamo dalla parte del Coronavirus quando diciamo di riaprire. Onoriamo quei morti. La gente di Bergamo e Brescia che non c’è più, se potesse parlare ci direbbe di riaprire”.
Manco Meloni e Salvini si erano spinti a tanto.
Che schifo indegno.
— Fabio (@Iperbole_) April 30, 2020
Argomenti: covid-19 matteo renzi