Già da ieri le dichiarazioni di Mario Draghi sulla necessità di ampliare il debito pubblico e spendere tutto il necessario per fronteggiare l’emergenza Coronavirus avevano riscosso il plauso tanto del Governo quanto dell’opposizione. E in serata, proprio il leader dell’opposizione e della Lega Matteo Salvini, intervistato a Piazzapulita, ha aperto a un’ipotesi che comincia a prendere forma nelle retrovie, ossia un governo di unità nazionale capitanato proprio dall’ex presidente della Bce: “Noi vogliamo collaborare, però se io le rispondo sì a un Governo Draghi, Conte si offende perché dice che attentiamo all’integrità del Governo. Ne parleremo a emergenza sanitaria finita. Se lei mi chiede se, a virus sconfitto, questo Governo sia in grado di gestire la ricostruzione economica e sociale di questo Paese, io le rispondo che ho i miei dubbi. Un membro di questo Governo (Giuseppe Provenzano, ndr) ha detto che bisogna aiutare chi lavora in nero. Orbene, ci sono precari, stagionali, dipendenti delle cooperative e partite Iva senza coperture e un ministro mi dice che bisogna aiutare chi lavora in nero, se sono questi i presupposti di ricostruire temo che servirà qualcun altro”.
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