Salvini ha l’incredibile capacità di adattarsi a qualunque pubblico si trova di fronte. Pubblico, perché i suoi non sono comizi, sono avanspettacolo. Nonostante l’abbai fatta finita con le felpe diverse e le divise della polizia, il trasformismo di Salvini è mentale prima che fisico: tanto che sa benissimo quali devono essere i riferimenti a seconda di chi si trova di fronte.
E così fioccano citazioni di memoria fascista se per caso il pubblico è orientato verso quell’area lì, gli escono rosari dal cilindro nel caso vada al Congresso della Famiglia a Verona e se si trova in Emilia Romagna, allora è arrivato il momento di scomodare Berlinguer: “Se Berlinguer tornasse sulla terra e vedesse Renzi e Zingaretti, sapete quante gliene direbbe a questa gente qua”. È un passaggio del comizio ‘improvvisato’ di Matteo Salvini in visita questa mattina al mercato di San Secondo, nel Parmense in vista delle elezioni regionali in Emilia Romagna.
Il leader della Lega ha raccontato un episodio di ieri durante il suo tour nel Modenese: “C’era una marea di gente”, ha riferito, “e c’erano anche due pseudo anti-fascisti”. Poi “un signore mi ha detto: ‘Mio nonno la Resistenza l’ha fatta e io ho seguito Enrico Berlinguer e Luciano Lama. Ma se mio nonno vedesse quelli col Rolex che oggi cantano ‘Bella Ciao’ in piazza li prenderebbe a schiaffi, perché questi con la libertà e con la Resistenza non hanno niente a che fare’. Quattro figli di papà – ha concluso Salvini – con il conto in banca. Questi sono in giro a far casino, altroché la lotta”.
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