Non ne avevamo dubbi: la Gian Burrasca di un tempo è stata definitivamente arruolata nelle truppe di Salvini.
Non essere geloso se con gli altri ballo il twist, non essere furioso se con gli altri ballo il rock”.
Il ritornello, con la voce di Rita Pavone, parte dopo il breve comizio di un Matteo Salvini, arrampicato su una sedia, al mercato di San Secondo, nella provincia di Parma. Poco prima il leader della Lega aveva citato la cantante torinese: “Insieme a Rita Pavone vi vedo bene a Sanremo, ragazzi. Altro che ‘Bella ciao'”, aveva detto, rivolgendosi a chi intonava cori in piazza contro di lui, cantando l”inno’ della resistenza.
La Pavone, tra i 24 big del prossimo Sanremo, finita sulle prime pagine come la risposta sovranista a Rula Jebreal, confermata ospite del Lido, viene così trasmessa – ed è una prima volta – dalle casse leghiste posizionate in piazza. Il suo ‘Ballo del mattone’ del ’63, entra nella hit dei comizi di Salvini, insieme ai vari Vasco Rossi, gli 883 e l’immancabile Bocelli.
Nel frattempo il leader della Lega, è sceso dalla seggiola, e invita ai selfie: “Siccom ghem bisogn dell’aiut del Signur, la foto la facciam davanti alla Gesal”, dice improvvisando il dialetto emiliano, mentre sotto impazza sempre Rita Pavone’.
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