Tra i grillini tutto cambia in poco: erano anti Europa e anti euro e ora si dicono atlantisti e pro-euro.
Erano francescani, poi si sono rifiutati di appoggiare lo Ius Soli e lo Ius Cultura e hanno spalleggiato Salvini nell’infierire sui migranti e nell’approvare leggi liberticide condannate proprio dalla Chiesa.
Quindi quello che si può dire è che ora – chissà se anche domani – dopo l’incontro tra Grillo e Di Maio la linea è quella di rafforzare l’alleanza con Il Pd e la sinistra e abbandonare definitivamente qualsiasi equidistanza con la destra.
Linea che Di Maio chissà quanto ha subito pur di rimanere aggrappato alla poltrona.
Certo è che non sono pochi gli esponenti M5s favorevoli allo spostamento a sinistra, tra cui Lorenzo Fioramonti che dice senza mezzi termini che i grillini devono stare nel campo progressista.
Anche Spadafora è sulla stessa linea: “C’e’ una destra che, come dice Grillo è ‘pericolosetta’, ne sono convinto. Preoccupa il clima che una certa destra ha creato negli ultimi anni nel paese, quel clima di paura che ha portato un grosso consenso alla Lega di Salvini, un clima che sento diffondersi anche tra i giovani. Anche nel mondo dello sport vedo che questi germi di razzismo vengono diffusi. Il Movimento 5 stelle deve porsi l’obiettivo di porre un argine serio a questa deriva”.
Lo ha detto Vincenzo Sapadafora, ministro per le Politiche giovanili e lo sport, intervenendo alla festa del Foglio.
Argomenti: beppe grillo