Un’altra picconata al governo da parte di un politico che non riesce a stare con il gruppo ma ha l’ansia da emersione e la voglia di piantare bandierine per distinguersi.
E come? No a nuove tasse nella Manovra, quelle su zucchero, plastica e soprattutto auto aziendali, perché sarebbe “una mazzata alla classe media”.
Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi, assicurando la legislatura durerà sicuramente fino al 2023, perché i numeri ci sono, se con o senza Conte “dipende da come funziona il governo”. “Però – aggiunge – se qualcuno vuole andare a votare prima, basta che lo dica, ma poi si prenda le sue responsabilità”.
“Nella mia esperienza politica – afferma Renzi al Messaggero – ho sempre abbassato le tasse, dall’addizionale Irpef in comune all’Ipt in provincia, fino agli 80 euro o Industria 4.0 o l’Irap costo del lavoro o l’Imu prima casa. Non cambio linea adesso. Anzi: rivendico la battaglia culturale. Giusto combattere l’evasione fiscale ma va combattuta anche l’invasione fiscale: l’invasione fiscale di nuove tasse e aumenti sconsiderati”. “Le tasse in Italia sono troppe: facciamole scendere. O almeno non alziamole”, aggiunge.
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