L'ultimatum di Orlando: "Basta risse o il Pd stacca la spina al governo"
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L'ultimatum di Orlando: "Basta risse o il Pd stacca la spina al governo"

Il vice-segretario democratico avverte: "Siamo a un bivio. Tirando a campare il populismo si amplifica"

Andrea Orlando
Andrea Orlando
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28 Ottobre 2019 - 20.52


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Un ultimatum per chiedere responsabilità contro la rissa continua: il Pd non è disposto ad andare “avanti così”, i democratici potrebbero “staccare la spina” al governo se gli alleati continueranno in un atteggiamento rissoso. Lo ha detto il vice-segretario democratico Andrea Orlando. “Se si va avanti così sarà inevitabile che il Pd si ponga il tema di staccare la spina. Siamo a un bivio. Tirando a campare il populismo si amplifica”.
“Il tema – insiste – è la natura irrisolta della coalizione. Glielo dico con grande chiarezza: non si può stare in una esperienza di governo con un piede solo e tanto più dopo il fallimento di questa formula con Salvini. Né si può ipotizzare un governo cui si dà la funzione di arginare la destra fondandolo su una somma di desistenze”.
Continua Orlando: “È emerso durante l’elaborazione della manovra: se pensi di stare dentro una coalizione ma che il tuo destino sia altrove giocoforza, cercherai di portare a casa un bottino a scapito degli alleati. E questo si è visto bene in queste settimane. Gualtieri ha fatto un mezzo miracolo e, senza sbattere pugni sul tavolo, ha ottenuto flessibilità per evitare aumento Iva, abbiamo diminuito la pressione sul lavoro, gli asili nido gratis, e alla fine la gente nei bar anche in Umbria parlava del pos, delle manette, di quale era il partito delle tasse e della sugar tax. Così non funziona”.
Per il vice-segretario Pd è “un problema di assetto. A questo punto il tema è questo: si può stare insieme continuando ad essere avversari per qualche mese, ma non lo si può fare se si ha un orizzonte più ampio. Arriva un messaggio implicito alle persone: se non ci credete voi, perché ci dovremmo credere noi. Se ci si dà come orizzonte l’elezione del presidente della Repubblica ma non ci si arriva forti nel Paese anche quel passaggio può riservare sorprese”.

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