Appello al Pd: "Non partecipate al voto sulla Tav, lasciate che Di Maio e Salvini se la vedano da soli"
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Appello al Pd: "Non partecipate al voto sulla Tav, lasciate che Di Maio e Salvini se la vedano da soli"

Appello di Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova e Angelo Bonelli contro l'ala renziana che ha intenzione di partecipare al voto

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6 Agosto 2019 - 16.29


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Lo snodo Tav rappresenta un problema cruciale per il Pd, che di nuovo si spacca in due: da una parte, come sempre, i renziani di ferro come Andrea Marcucci, che afferma che “il Pd avrà una posizione coerente con quanto ha fatto in questi anni. Voteremo per la Tav e contro chi vuole continuare a bloccare le grandi opere pubbliche. Ricordo che nel marzo scorso avevamo già presentato una mozione di sfiducia al Ministro Toninelli, che allora fu salvato dalla Lega”. 
Ma dall’altro, levata di scudi di Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova e Angelo Bonelli di Europa Verde: “Mercoledì l’esecutivo potrebbe cadere se passa la mozione M5s contro la Tav. Tutte le opposizioni devono fare in modo che i due buffoni di Luigi Di Maio e Matteo Salvini se la vedano fra loro. Basta, il Paese ha bisogno di essere liberato”, ha sottolineato Calenda, insistendo perché il Pd non si presenti in aula domani per il voto sulla Tav. 
“La Tav si farà comunque, qualunque sia l’esito del voto del Senato sulla mozione tartufesca del M5s, che non impegna il Governo, ma il Parlamento, e non modifica il quadro degli accordi internazionali ratificati dall’Italia per la realizzazione dell’opera. Il passaggio parlamentare voluto dai grillini è un puro regolamento di conti interno all’esecutivo, quindi le opposizioni vere non devono partecipare al voto sul testo proposto dal M5s e non offrire sponde a una componente della maggioranza contro l’altra” spiega Dalla Vedova. 
“Che senso ha togliere le castagne dal fuoco al Governo Salvini, che mina lo stato di diritto, ci porta in recessione, vuole scassare i conti e guida il fronte anti Europa? Che senso ha, con i voti delle opposizioni, regalare una ennesima vittoria parlamentare a Salvini contro Di Maio? Si lascino Lega e M5S soli in aula, a recitare la pantomima che cela un patto di potere, di cui gli altri – conclude Della Vedova – sarebbero solo complici comparse”. 
La posizione espressa dall’ala ‘non renziana’ del Pd è quindi quella di sfruttare l’occasione della crisi di governo, che Angelo Bonelli definisce “irripetibile”: “Il Pd e quelle opposizioni che chiedono a Salvini di mandare a casa il Governo con il M5s potrebbero non partecipare al voto o astenersi, lasciando a M5s e Lega la contesa sulle mozioni Tav. In tal caso, sarebbe la mozione del M5s a prevalere perché votata dal gruppo di maggioranza relativa e si aprirebbe, dunque, la crisi di Governo. Il Pd e le opposizioni possono lasciarsi sfuggire questa occasione?”.
“Dal punto di vista ecologista, ritengo urgente che il governo cada. Abbiamo sempre saputo cosa fosse la Lega, ma oggi conosciamo bene anche il M5s: una forza politica che approva leggi disumane e di estrema destra e che manderanno in carcere chi protesta a difesa dell`ambiente e per i diritti. È questa la vergogna degli eletti pentastellati: appena ieri, – conclude Bonelli -, hanno approvato il Decreto Sicurezza Bis per venirci a dire, già domani, che sono contrari alla realizzazione del Tav, ben sapendo che chi protesta rischia la la galera grazie a loro”.
“Il presidente del Consiglio non può fare lo struzzo: se tra oggi e domani il governo non esprime un parere sulla mozione Tav presentata dal partito azionista di maggioranza M5s, che mercoledì sarà discussa in maniera truffaldina perché impegna in maniera inusuale il Parlamento e non l’esecutivo, allora per il governo gialloverde sarà il momento di porre fine a questa agonia che sta danneggiando il Paese”. Lo ha dichiarato la vicesegretaria del Pd Paola De Micheli aggiungendo: “Se Conte e il suo esecutivo non dovessero esprimersi in Aula ci sarà solo una cosa da fare un minuto dopo il voto della mozione di Di Maio: recarsi al Colle”.

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