Divisi e litigiosi come e peggio di prima: “dopo aver lavorato uniti per le Europee, dal giorno successivo, come nel film Il giorno della marmotta, si ricomincia con le stesse liti dei tempi di Renzi segretario. Non se ne può più”.
Lo ha detto, intervistato dal Corriere della Sera, Carlo Calenda. “Noi possiamo assumere due prospettive – spiega Calenda -. Rinunciare a coordinarci e quindi dire che il Partito democratico sarà un caos da adesso fino alla fine dei suoi giorni, che a quel punto saranno molto vicini, oppure dire che proviamo a rilanciarlo. E come? Come in Inghilterra, con un governo ombra il cui premier è il segretario o il presidente del partito, nel caso specifico, che coordina l’opposizione e le proposte di rilancio del Paese”.
“In questo gabinetto ombra – aggiunge – ci devono essere persone che abbiano esperienza ma anche visibilità pubblica perché purtroppo l’opposizione non si fa solo in Parlamento ma anche sui mezzi di informazione. Persone che si vedono una volta ogni due settimane per coordinarsi”. Dunque, alla sua guida Calenda vede Paolo Gentiloni.
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