Il M5s ancora all'attacco della stampa libera: lancia l'hashtag #noncicasco
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Il M5s ancora all'attacco della stampa libera: lancia l'hashtag #noncicasco

In un post sul blog delle Stelle, il Movimento accusa i media: "La delegittimazione è il metodo utilizzato dai poteri autoritari per far fuori gli avversari".

Famiglia Di Maio
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30 Novembre 2018 - 10.54


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“La delegittimazione è il metodo utilizzato dai poteri autoritari per far fuori i loro avversari”. Lo sostiene il M5s che, in un lungo post sul blog delle Stelle, critica la “brutale” strategia “messa in atto da quelle lobby, famiglie di grossi imprenditori e banchieri” grazie “all’unico potere che gli è rimasto in mano, il quarto, quello mediatico”. Ora, spiegano i pentastellati, “quello che ci salva è la possibilità offerta dai social media di poter parlare direttamente con i cittadini”. Il Movimento lancia quindi una richiesta direttamente agli italiani, invitandoli a utilizzare l’hashtag #IoNonCiCasco.

Nel post viene anche affrontato il caso del papà di Luigi Di Maio e della denuncia di un ex operaio di aver lavorato in nero per l’azienda della famiglia del ministro del Lavoro: “Essendo immacolato usano i parenti sbattendo in prima pagina suo padre per storie di 10 anni fa. E attenzione, non è che Luigi sia sotto accusa per aver aiutato il babbo mentre era ministro, come è stato per Renzi e Boschi, ma per un vincolo di sangue”. 

Leggi anche:  1924: l’anno della repressione fascista e della modernizzazione autoritaria dei media

Nella sua critica al potere mediatico, il M5s sostiene anche che la delegittimazione nei propri confronti da parte del “quarto potere” stia colpendo a tutti i livelli: dai sindaci ai parlamentari. “Il problema della stampa è che non sta facendo libera informazione disinteressata”, si legge ancora sul blog delle Stelle, “ma sta compiendo un’opera di delegittimazione nei confronti di una forza politica per venire incontro agli interessi affaristici e politici dei loro editori”. “Il quarto potere”, spiegano i pentastellati, “è l’ultimo su cui possono contare i veri sconfitti alle elezioni. E lo esercitano in modo brutale, per il loro interesse esclusivo e a danno della qualità dell’informazione e dei cittadini”.

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