Il Consiglio disciplinare dell'Ordine dei giornalisti avvia l'istruttoria contro Casalino
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Il Consiglio disciplinare dell'Ordine dei giornalisti avvia l'istruttoria contro Casalino

File audio contro i tecnici del Mef al Consiglio di disciplina. Renzi: "Siamo al manganello via web. Tajani: "Le epurazioni si facevano ai tempi di Stalin"

Casalino
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24 Settembre 2018 - 12.35


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L’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha avviato l’iter per la trasmissione al Consiglio di disciplina territoriale del file audio registrato dal portavoce del presidente del Consiglio, Rocco Casalino, “nell’esercizio delle sue funzioni”. Ne dà notizia in un comunicato il presidente dell’Ordine lombardo, Alessandro Galimberti. Il Consiglio di disciplina territoriale – spiega l’OdG della Lombardia – dovrà verificare, “nell’ambito dell’autonomia riconosciutagli dalla legge 138/2011, se le dichiarazioni del giornalista professionista Casalino”, il loro tenore e l’uso del linguaggio “siano pertinenti, continenti e compatibili” con gli articoli 2 e 11 della legge professionale n. 69 del 3 febbraio 1963. 

Renzi, siamo al manganello via web. “Rocco Casalino è il portavoce del Premier Conte. Dopo aver già dato bella mostra di sé con giudizi razzisti sui poveri, nelle ultime ore ha minacciato in modo scurrile alcuni dirigenti pubblici. Il premier Conte – nella sua veste di portavoce del portavoce – lo ha difeso. Persino il Presidente della Camera Fico si è accodato nel difendere Casalino e attaccare i giornalisti. E chi non si allinea viene massacrato sui social. Siamo al manganello via web”. Lo scrive Matteo Renzi sulla sua enews.

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Tajani, epurazioni si facevano ai tempi di Stalin . Se si dice che bisogna fare purghe nel ministero economia che messaggio diamo all’esterno? Le epurazioni si facevano ai tempi di Stalin”. Lo ha detto, intervenendo al Cersaie a Bologna, il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani toccando, così, la cosiddetta vicenda Casalino. “In nessun Paese democratico accadono queste cose. Mica caccio un funzionario pubblico perché non la pensa come me. Questo – ha concluso – fa perdere credibilità all’Italia”.

Paragone, nessun imbarazzo, siamo quelli del Vaffaday. “Sicuramente le parole usate da Rocco Casalino sono discutibili ma il Movimento 5 Stelle nasce dal Vaffa Day quindi non vi aspettate una pulizia lessicale che infatti non ci appartiene. Per questo non mi imbarazza quello che ha detto”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle, Gianluigi Paragone, ha commentato a margine di una conferenza stampa a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, le affermazioni del portavoce del premier rivolte ai tecnici del ministero dell’Economia. “Se ci deve essere il processo a Casalino perché ha detto una cosa che nel merito condivido al 100% mi tengo anche le sue parole forti – ha concluso -. È un Movimento che resta fortemente del vaffa altrimenti non sarei in Senato, io sono un uomo del vaffa”.   

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