Le bufale fanno parte della libertà di espressione. Lo ha detto il sottosegretario all’editoria del M5s, Vito Crimi, intervenendo al City Lab Tour dell’associazione Rosseau. Ma c’è di più per Crimi se si provasse a reprimere le fake news qualcuno potrebbe un giorno pensare di sanzionare anche le normali bugie che diciamo.
“L’informazione di qualità – ha detto Crimi – è un’informazione che può essere richiamata alle sue responsabilità. Una cosa diversa dalla distribuzione di informazioni che facciamo regolarmente in Rete che è la libertà di esprimersi di ognuno di noi. Lo dico perché molto spesso si cerca di ingabbiare la discussione sulla questione fake news per dire che c’è un’informazione buona e un’informazione cattiva”.
“Sono due cose diverse – ha spiegato il sottosegretario all’editoria – due livelli diversi. Da una parte c’è l’informazione responsabile, cioé che ha un responsabile e che individua con certezza chi ha la responsabilità di quella notizia. Poi c’è lo scambio di informazioni libero tra tutti i cittadini che consente anche di verificare le informazioni di qualità. Quindi quando oggi ci parlano delle fake news si cerca di costruire una situazione in cui si dice la rete distribuisce informazioni false i giornali quelle vere. Non è sempre così”.
Poi la difesa delle bufale. “Se noi cominciamo a reprimere la libertà di informazione cercando di chiudere le “fake news”, diciamo, di reprimerle, di fatto noi potremmo arrivare un giorno che qualcuno dica “dobbiamo sanzionare le bugie”, le normali bugie che ci diciamo tra di noi, perché di questo stiamo parlando”.
“Quando in rete si comunica tra persone – ha concluso Crimi – si può mentire o dire la verità, ma è una comunicazione tra persone e non deve necessariamente rispondere al vero. La forza della rete è che oggi si può fare all’istante il fact checking di quell’informazione che stiamo leggendo. Esiste la possibilità di smentirle con la stessa velocità”.
Fake news, il sottosegretario M5s all'editoria: "sono libertà di espressione"
Crimi al City Lab Tour: "se cerchiamo di reprimere le "bufale" di fatto potremmo arrivare un giorno che qualcuno dica dobbiamo sanzionare le bugie, le normali bugie che ci diciamo tra di noi"
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30 Luglio 2018 - 12.54
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