Tutti parlano di voto a giugno: ma è possibile?
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Tutti parlano di voto a giugno: ma è possibile?

Il tempo minimo in Italia per indire le elezioni politiche è di 45 giorni, ma bisogna poi considerare il voto all'estero per organizzare il quale servirebbero almeno 60 giorni.

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1 Maggio 2018 - 10.46


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Sfumata la possibilità di un “contratto di governo” sia con il Pd, dopoil no di Matteo Renzi, sia con la Lega, Luigi Di Maio, nel corso di una diretta video postata su Fb, rilancia l’ipotesi di tornare al voto subito, a giugno. Per il leader del M5S, che lancia la sfida a Matteo Salvini per andare a chiedere insieme elezioni a giugno, non c’è bisogno di inserire nella legge elettorale il ballottaggio perché le nuove consultazioni lo sarebbero di fatto.

Ma andare alle urne a giugno è possibile? Il tempo minimo in Italia per indire le elezioni politiche è di 45 giorni, ma bisogna poi considerare il voto all’estero per organizzare il quale servirebbero almeno 60 giorni.

L’ipotesi più ragionevole, se si decidesse di tornare alle urne subito, sarebbe quella di accorpare le elezioni politiche al secondo turno delle amministrative previsto il 24 giugno. Una strada che però non sembra praticabile. La finestra dei 45 giorni si chiude tra una manciata di giorni, il 9 maggio. Il decreto del presidente della Repubblica con il quale si stabilisce la data del voto deve infatti essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale entro il 45esimo giorno antecedente a quello delle consultazioni. Non ci sono però i 60 giorni di tempo richiesti per il voto all’estero. Più semplice sarebbe l’ipotesi di tornare alle urne in autunno.

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