Anche ieri Berlusconi ha citato Hitler a sproposito

L'ex cavaliere paragona i 5 Stelle ai nazisti e Grillo al Fuhrer, poi denuncia di essere stato citato fuori contesto. Ma non è la prima volta che lo fa

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26 Aprile 2018 - 08.36


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Silvio Berlusconi paragona i 5 Stelle ai nazisti e Grillo a Hitler, poi denuncia di essere stato citato fuori contesto. Ma non è la prima volta che il leader di Forza Italia accosta il nazismo al M5s e cita Hitler facendo infuriare a volte la stessa comunità ebraica. 

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La frase di ieri dal palco a Porzus, in Friuli, dove nel febbraio 1945 furono uccisi 17 partigiani.

“Sta succedendo qualcosa in Italia di davvero pericoloso. L’altro giorno ho chiesto ad alcune persone a cui stavo dando una mano: ‘come vi sentite di fronte al comportamento di questa formazione politica, di questo movimento che non si puo’ definire un partito democratico?’ Mi hanno risposto che si sentono come gli ebrei al primo apparire di Hitler”

Ecco una carrellata di frasi in cui Berlusconi ha citato la Shoah, Hitler e in nazismo facendo arrabbiare qualcuno. Si è quasi sempre spiegato in un secondo momento o ha chiarito di essere stato frainteso e citato fuori contesto.

30 gennaio 2016 (intervista al Foglio) – “Grillo nasce dalla pericolosa sintesi di stati d’animo diversi: i rimasugli della sinistra ‘antisistema’, l’invidia per chi ha avuto successo nella vita e la ricorrente voglia di jacquerie, di rivolta contro tutto e contro tutti, senza un obiettivo chiaro che non sia la distruzione. Quando ho spiegato che Grillo ripeteva molte parole d’ordine di Adolf Hitler, non era affatto un’esagerazione polemica, era una constatazione tecnica”.

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8 novembre 2015 (comizio a Bologna) – “Consegnare l’Italia a Grillo e alla sua banda di balordi sarebbe una tragedia. Nei discorsi del leader del Movimento 5 stelle ho individuato molti passaggi identici a quelli di Hitler nel ’32 e nel ’33”. 

23 maggio 2014 (comizio a Milano) – “Grillo approfitta dei cittadini italiani in difficoltà, e porta avanti un discorso che per fortuna si è fatto più chiaro in questa campagna elettorale. Si e’ detto oltre Hitler, e questa non è una battuta. Quando Hitler nel ’32 affermava certe cose nei suoi discorsi e nei suoi libri, qualcuno diceva che attaccava gli ebrei per avere i voti di quanti erano invidiosi nei loro confronti. E’ andata a finire che questi ottimisti, tempo un anno, erano dispersi nei campi di concentramento”.

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20 maggio 2014 (trasmissione L’Aria che tira su La7 “Ho preso i discorsi di Hitler tra il 1932 e il 1933 e li ho ripuliti dalle contestualità. Poi ho scritto sopra ‘Grillo a Lucca’, ‘Grillo a Reggio Emilia’ e nessuno di tutti i miei amici e a quelli a cui li ho dati da leggere ha avuto dubbi sul fatto che si trattasse del signor Grillo”.

18 maggio 2014 (iniziativa elettorale a Potenza) – “Qualche giorno fa ho preso i discorsi che hanno portato Hitler a assumere democraticamente il potere nel 1933, li ho purgati dagli accenni alle realtà contestuali, li ho ribattuti senza le cose concrete, ho messo in alto il nome di Grillo, li ho distribuiti a una dozzina di miei collaboratori, nessuno non li ha presi per buoni”

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2 maggio 2014 (Intervista al programma di Raidue Virus) –“Dietro la proposta di Grillo si cela un lago di sangue proprio come Hitler o Pol Pot”

29 aprile 2014 (alla trasmissione Mattino 5 su Canale5) – “Gli italiani devono imparare ad avere molta paura di Grillo, si vede dal modo in cui organizza la sua setta e mi ricorda personaggi della storia, ad esempio Robespierre che voleva imporre uno stato della virtù ed è finito nel terrore, ma anche Marx e Stalin, con il comunismo che è il regime più sanguinario e Grillo è esattamente il prototipo di questi signori, Hitler compreso”

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6 novembre 2013 (Libro di Bruno Vespa) – “I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso…”. 

1 ottobre 2010 (barzelletta raccontata ai sostenitori di Forza Italia in via del Plebiscito) – ‘Un ebreo racconta a un suo familiare… Ai tempi dei campi di sterminio un nostro connazionale venne da noi e chiese alla nostra famiglia di nasconderlo, e noi lo accogliemmo. Lo mettemmo in cantina, lo abbiamo curato, però gli abbiamo fatto pagare una diaria… E quanto era, in moneta attuale? Tremila euro… Al mese? No al giorno… Ah, però… Be’, siamo ebrei, e poi ha pagato perché aveva i soldi, quindi lasciami in pace… Scusa un’ultima domanda… tu pensi che glielo dobbiamo dire che Hitler è morto e che la guerra è finita?…”.

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