Zanda attacca Renzi: le dimissioni sono una cosa seria, devono avere efficacia immediata
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Zanda attacca Renzi: le dimissioni sono una cosa seria, devono avere efficacia immediata

Il capogruppo Pd al Senato: lasci il timone a Martina come traghettatore che prepari il Congresso

Luigi Zanda
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7 Marzo 2018 - 08.31


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Il Pd sempre più diviso e Renzi, con ie sue dimissioni-non dimissioni, sta facendo perdere la pazienza anche ai suoi ex fedelissimi, compreso un prudente Zanda: “”Matteo Renzi potrebbe seguire l’esempio di Walter Veltroni che, quando si dimise, lasciò subito al suo vice Dario Franceschini il compito di reggere il Pd e traghettarlo verso il congresso”. così “Maurizio Martina, il vice segretario, è il reggente in pectore”. Così Luigi Zanda, capogruppo Pd al Senato.
Per Zanda infatti “dopo una sconfitta così grave, le dimissioni del segretario sono una conseguenza naturale e sono una cosa seria, quando si danno devono avere una efficacia immediata”.
“La convocazione della direzione in una data certa, lunedì, l’indiscrezione che Renzi non vi parteciperà e che la relazione sarà tenuta dal vice segretario Maurizio Martina sono passi in avanti”, sottolinea: “In più immagino che il presidente del partito Matteo Orfini leggerà la lettera di dimissioni di Renzi, che spero confermerà una decorrenza immediata. Le dimissioni del segretario sono una decisione importante, che può aiutare veramente il Pd sia a ad analizzare in profondità le ragioni della sconfitta sia a raccogliere le energie nuove per ripartire”.

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