I fascisti di Forza Nuova nel cuore di Bologna protetti dalla polizia: boia chi molla

Un gruppuscolo di estremisti al comizio di Roberto Fiore provoca la città: Ma le zecche dove sono?

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16 Febbraio 2018 - 20.45


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Una vergogna. Un affronto. Uno scandalo che i fascisti siano arrivati fin nel cuore di Bologna, città democratica e protagonista della Resistenza dal nazi-fascismo.
E protetti dalla polizia i fascisti hanno pure fatto i gradassi.
“Dove sono gli antifascisti?”, hanno detto in coro i militanti di Forza Nuova in piazza Galvani. Qualche saluto a braccio teso, l’inevitabile “boia chi molla”.
Ad aspettare Roberto Fiore nel centro di Bologna blindatissimo sono arrivati solo poche decine di militanti di estrema destra con bandiere e striscioni, ma la sola presenza di pochi fascisti è comunque un insulto.
“Ma le zecche dove sono?”, ripete uno.
A distanza ha risposto l’assessore comunale Matteo Lepore dicendo che oggi la città si è espressa chiaramente. “Le liste e i partiti neofascisti non vanno ammessi alle elezioni. Questo è il punto. Oggi al presidio antifascista in piazza Nettuno a Bologna è emerso forte e chiaro, con una grande partecipazione. Questa e’ democrazia. Questo dice la nostra Costituzione. Antifascista”.
In più Lepore ha ringraziato sindacati e associazioni “che oggi hanno organizzato un importante presidio”.

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