Il linguaggio è colorito, ossia quello solito di Sgarbi. Ma è l’inizio della campagna elettorale che si prannuncia quella più gravida di insulti del dopoguerra: il Movimento Cinque Stelle “è una alternativa al voto di chi scrive ‘merda’. Invece di ‘merda’ scrivi Grillo e diventa un partito. E’ un voto di persone che non usando il cervello pensano di contestare in quel modo”.
Parola di Vittorio Sgarbi. “Puoi votare uno scarafaggio come quel Di Maio? Di Maio è bello da vedere nell’imitazione che ne fa De Luca, uno che non ha studiato nulla, che si veste da manichino, che fa la fighetta. Puoi votare uno così? Poi è chiaro che gli elettori votano ciò che gli assomiglia. Vedono un coglione e lo votano. Poi Grillo si è completamente ritirato, quindi uno non vota Grillo, vota le scorregge di Grillo”.,
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