Un grido contro la deriva nazifascista: "I fatti di Chioggia e Verona non sono goliardate"
Top

Un grido contro la deriva nazifascista: "I fatti di Chioggia e Verona non sono goliardate"

Cimeli del Regime, saluti romani, cori nazisti: gli ultimi fatti di cronaca preoccupano Ruth Dugherello, presidente della Comunità Ebraica di Roma

Il monito della Comunità Ebraica: "Il fascismo e nazismo sono cose serie"
Il monito della Comunità Ebraica: "Il fascismo e nazismo sono cose serie"
Preroll

Desk Modifica articolo

14 Luglio 2017 - 18.10


ATF

Fascismo derubricato a goliardata. Goliardate, nazi-folklore, episodi non rilevanti. È la difesa d’ufficio, operata da alcuni esponenti della politica nazionale, a giustificazione dei recenti fatti di cronaca – che configurano l’ipotesi di reato di apologia del fascismo – avvenuti a Chioggia e Verona. Ma Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, non ci sta a derubricare il ‘fascismo di ritorno’ a baggianata senza alcun rilievo. “L’episodio dello stabilimento balneare di Chioggia con i suoi cimeli e simboli del Regime e i cori dei tifosi del Verona in cui si inneggiava ad Adolf Hitler sono due fatti gravi e pericolosi, la cui vicinanza temporale dovrebbe far riflettere”.

“Il fascismo e il nazismo sono cose serie”. Ruth Dureghello ha affidato a una nota stampa tutta la sua preoccupazione per la nuova deriva fascista, che trova sponda in alcune voci del panorama politico nazionale: “Siamo preoccupati dalla reazione del segretario della Lega Matteo Salvini che si mette a disposizione per le spese legali del titolare dello stabilimento o che definisce goliardia (seppur condannando) i cori di esaltazione al leader nazista invitando politica e magistratura ad occuparsi di cose serie. Fascismo e nazismo sono cose serie e bene fa la magistratura a intervenire direttamente per sanare ogni forma di illegalità. Chiudere una pagina della storia che comprende la Shoah come se si trattasse di un fatto ininfluente e superato è un errore pericoloso”. “Non abbiamo preclusioni nei confronti di nessuno – conclude Dureghello – e in passato lo abbiamo dimostrato, ma forse è arrivato il momento di chiarire se la linea attuale permette ambiguità che invece non possono essere tollerate”.

Leggi anche:  Giorgia Meloni la revisionista: 'assolve' i fascisti dall'eccidio delle Fosse Ardeatine

Verona e i cori nazisti.  Fanno festa e inneggiano a Hitler e al nazismo. È  successo a Verona e i protagonisti sono i tifosi della curva sud dell’Hellas. L’episodio è stato denunciato dalla presidente dell’Ucei, Noemi Di Segni, e dal presidente della Comiunita’ ebraica di Verona, Bruno Carmi, al sindaco della città scaligera, Federico Sboarina. Il primo cittadino ha preso le distanze: “E’ da condannare qualsiasi azione che inneggi a Hitler, come a qualsiasi totalitarismo che abbia causato milioni di morti innocenti – ha detto – Si tratta di personaggi a cui la Storia ha gia’ assegnato una collocazione e il relativo giudizio”. “Proprio per questo – ha spiegato Sboarina – oggi merita focalizzare l’attenzione sulla cronaca, che ci riporta di un caso singolo messo in moto a tarda notte probabilmente da qualche bicchiere di troppo”. “Sono comunque atteggiamenti – ha aggiunto – che non devono avvenire perché ottengono solamente effetti negativi. La ricaduta immediata è’ quella di dare alla città e alla tifoseria dell’Hellas Verona una immagine che non le rappresenta.

Leggi anche:  Sette tifosi della Croazia arrestati per aver fatto il saluto nazista dopo la partita con la Francia

Anche l’Hellas Verona FC ha precisato che, quanto accaduto durante la manifestazione “Festa della Curva Sud”, si è trattato di un evento autogestito e non sotto il diretto controllo e la competenza del club. Il Verona, con una nota pubblicata sul proprio sito, si è dissociato dalle frasi e dai cori incriminati: “Siamo altresì convinti – prosegue la nota – che si tratti di un comportamento isolato, sia pur deprecabile, che non rappresenta la nostra tifoseria”.”A tutela e a sostegno del nostro club ci preme rilevare come la nostra Società negli ultimi anni abbia messo in atto numerose azioni e campagne di sensibilizzazione finalizzate a condannare ogni forma discriminatoria e potenzialmente lesiva di ogni diritto costituzionalmente garantito e come in tale prospettiva sempre agiremo”

Native

Articoli correlati