Dopo la batosta Pd Renzi diventa umile: siamo i più forti
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Dopo la batosta Pd Renzi diventa umile: siamo i più forti

Il segretario dem interviene dopo i ballottaggi: non serve parlare di coalizioni, quello che serve è il leader

Matteo Renzi
Matteo Renzi
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27 Giugno 2017 - 09.56


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Come autocritica non c’è male. Lui avrà vinto le primarie con la stragrande maggioranza. Ma il problema è che – esclusi i suoi aficionados – gran parte del popolo di sinistra ha disertato le urne mentre gli elettori grillini hanno votato a destra.
Quindi il problema non è Bersani o D’Alema. Il problema è la “scissione silenziosa” di quel popolo che non si riconosce più in un partito filo-padronale e liberista, ma nello stesso tempo non vota né a destra né per la setta di “francescani/xenofobi” di proprietà di Grillo e della Casaleggio e Associati.
Il segretario del Pd la vede in maniera diversa: “Il dibattito sulle coalizioni politiche addormenta gli elettori e non serve”. Lo ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, aggiungendo: “Non è di per sé la coalizione che segna la vittoria. E’ il candidato, il leader, il territorio che segna la sconfitta o la vittoria ai ballottaggi. Le coalizioni affascinano gli addetti ai lavori, mentre agli italiani interessa cosa facciamo sulle tasse”.
Le continue esasperanti polemiche nel centrosinistra alla fine non fanno altro che agevolare il fronte avversario. E’ stato sempre così. Ma se in tanti pensano che il problema sia soltanto dentro il Pd, è chiaro che poi alle elezioni rischia di vincere qualcun altro”, aggiunge Renzi. “Sconfitte come Genova fanno male – sottolinea -. Nel complesso numericamente abbiamo vinto più comuni degli altri, ma rispetto all’altra volta ne abbiamo persi di più. Quindi il giudizio non è positivo”.
“Un abbraccio affettuoso a chi vorrebbe passare i prossimi mesi a guardarsi l’ombelico, a parlare di noi. Noi spalanchiamo le finestre e parliamo agli italiani. Se si perdono le elezioni è perché non si parla con la gente, non perché si fanno complicati giochi alchemici in quel di Roma. Il Pd ha risultati e una visione per i prossimi anni”, afferma segretario del Pd. “Bene quel che abbiamo fatto nei Mille giorni e quel che sta facendo il governo Gentiloni. Da venerdì al forum dei circoli di Milano vogliamo parlare di dove vogliamo portare l’Italia nei prossimi tre anni. Il Pd è l’unica forza che parla di contenuti: se si parla di contenuti non abbiamo nulla da perdere”.
“Ha ragione Veltroni, non presentarsi contro ma per, è tema che giudico fondamentale”, dice ancora Renzi durante la rassegna stampa del Nazareno .OreNove. “La discussione su cos’è la sinistra e come si vince o si perde non può essere staccata dalla realtà. E’ di sinistra fare i convegni sugli esodati o fare l’anticipo della pensione? Chi combatte il precariato: chi fa dotte analisi o chi concretamente permette di aumentare i contratti di lavoro a tempo indeterminato? Si vincono o si perdono le elezioni sui risultati ottenuti e sulle idee concrete e i progetti per il futuro. Su questo siamo più forti di tutti, non abbiamo da inseguire le scie chimiche”, conclude Renzi.

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