Sondaggio: Pd primo partito al 28%, ma con la scissione ha perso il 3,2%
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Sondaggio: Pd primo partito al 28%, ma con la scissione ha perso il 3,2%

In calo anche M5s (25,3%). La sfida tra le coalizioni di centrodestra e centrosinistra sarebbe sul filo del rasoio separate appena dallo 0,6%.

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24 Febbraio 2017 - 10.44


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Il Partito democratico resta il primo partito in Italia. A rivelarlo è il nuovo sondaggio di Swg sulle intenzioni di voto degli italiani. Il Pd è attestato al 28%, nonostante le turbolenze della scorsa settimana e la scissione a sinistra. La stessa rilevazione indica che un’alleanza tra democratici e centristi – ma senza bersaniani e civici di Giuliano Pisapia – avrebbe la meglio sul centrodestra dopo un testa a testa all’ultimo voto: 31,8% contro 31,2%. Il Movimento 5 stelle invece rimane la seconda forza politica con il 25,3% (in calo dello 0,9%), ma sarebbe il terzo polo dato che non si coalizzerebbe alle prossime elezioni con nessun altro partito.

Il prezzo da pagare per Renzi e il Pd con la scissione della minoranza dem è comunque caro nonostante rimanga il primo partito: democratici in calo di 3 punti rispetto alla precedente rivelazioni. I dem alleati con i centristi potrebbero contare sul 3,3% di Ncd e lo 0,5% di altri partiti del centro.

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La somma dell’area di sinistra, invece, tocca quota 9,4%, così distribuiti: 3,9% al Campo progressista di Pisapia, 3,2% al partito di Bersani e D’Alema, Rossi e Speranza, 1,5% a Sinistra italiana e 0,8% a Rifondazione comunista. Se il Pd dovesse dunque fare un’alleanza – la cui ipotesi al momento appare remota – con la sinistra e non con il centro si attesterebbe oltre il 38% e avrebbe la maggioranza relativa alla Camera e al Senato.

Poi c’è il centrodestra: sul filo la sfida interna tra Forza Italia (12,8%) e Lega Nord (12,9%). A loro vanno aggiunti il 5,2% di Fratelli d’Italia e lo 0,3% del Movimento nazionale sovranista. Alto il dato di chi non si esprime, infine: 39,5% del campione intervistato.

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