Prove di dialogo nel Pd. In attesa del 4 dicembre, data del Referendum Costituzionale e dopo una direzione che ha lacerato i democratici sul nodo Italicum, si tenta di ricucire. Il Pd cerca di ritrovare l’unità dopo che la minoranza bersaniana ha puntato i piedi sulle aperture di Matteo Renzi sull’Italicum. Il premier ieri comunque sfidava la minoranza interna: “Se non si fida voti no”, dopo aver teso una mano in direzione sulla modifica alla legge eletotorale. Non abbastanza per la minoranza che vuole delle modifiche subito e dunque una proposta del governo da incardinare il prima possibile. Cosa che Renzi ha escluso. I toni dunque rimangono accesi.
Ma oggi arriva una prima risposta sul fronte interno con l’indicazione da parte della minoranza del nome che farà parte della commissione Dem deputata a lavorare sulla legge elettorale. Sarà Gianni Cuperlo – uno tra i più dialoganti della minoranza – a rappresentare la sinistra Dem. La modifica dell’Italicum è chiesta dalla minoranza che critica l’assetto istituzionale che uscirebbe dall’insieme tra l’Italicum e la riforma costituzionale per la quale si voterà al referendum del 4 dicembre.
“La minoranza – ha fatto sapere il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini che avrà il compito del coordinamento della commissione – ha indicato il nome di chi la rappresenterà nella Commissione sull’Italicum”, che sarà Gianni Cuperlo. “Attendevamo il nominativo per avviare il percorso indicato dal segretario in Direzione”, afferma Guerini.
“Ho detto che era giusto starci, andare a vedere le carte. Poi sarà consentito mantenere un po’ di cautela e anche un po’ di scetticismo“, Così risponde l’ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a chi alla Camera lo interpella sulla scelta della minoranza di entrare nella commissione Dem incaricata di sondare le modifiche all’Italicum e di farsi rappresentare da Gianni Cuperlo.
Quello della commissione Pd sull’Italicum “è un tentativo serio: con questo spirito partecipiamo”, dice d’altra parte Cuperlo. “Decideremo passo passo – aggiunge – quello che faremo ma mi pare che lo spirito sia giusto”. Lo dice Gianni Cuperlo, dopo l’ingresso nella delegazione Dem. “Dopo questi anni avere un atteggiamento di cautela mi sembra del tutto ragionevole perché dalle parole ora è il momento di passare ai fatti”, aggiunge. “Serve un impegno pieno del Pd a partire dal segretario nella costruzione di una proposta da poi discutere con gli altri”.
E mentre le opposizioni vanno all’attacco della commissione (“E’ ridicola”, dice Renato Brunetta) il segretario del Pd replica alle accusa di “dittatura” che gli vengono da Fi ed M5s. “Ho sentito – va all’attacco Renzi – parlare di dittatura 2.0 dal M5s. Brunetta ha detto che si fa carne di porco della democrazia. Ma le parole sono importanti e siccome qualcuno in quest’Aula 90 anni mise fine alla democrazia e qui qualcuno ha pagato con la vita, dico che potete pensarla come vi pare sul referendum ma questo è una democrazia e metterla in discussione significa insultare l’Italia e non ve lo permettiamo. Abbiate rispetto delle parole, della libertà e democrazia del Paese che si chiama Italia nonostante voi”.
Argomenti: matteo renzi