Fassina chi? Si vendica del Pd: scheda bianca al ballottaggio

Il candidato di Sinistra Italiana: non ci sono le condizioni per convergere su nessuno dei due candidati

Fassina e Giachetti
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7 Giugno 2016 - 10.19


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La strada per il ballottaggio è in salita. Perché intorno ai grillini e alla Raggi c’è vento di vittoria. E perché in casa Pd c’è aria lugubre. Ora per Giachetti un’altra tegola: Sinistra Italiana, almeno il suo quadro dirigente, darà indicazione di votare scheda bianca al ballottaggio. Lo ha detto Stefano Fassina, candidato di Sinistra Italiana a Roma:

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 ”Per noi, ovviamente, quello di Roma è un risultato non soddisfacente. Pensavamo di intercettare un voto di protesta, che invece è andato al Movimento 5 Stelle. Riguardo il ballottaggio, Roberto Giachetti vuole tornare alla Roma degli anni duemila, che per noi è stata l’origine dei problemi odierni. Virginia Raggi parla di onestà, ma non la collega alla giustizia sociale. Per questi motivi non ci sono le condizioni per convergere su nessuno dei due candidati. Domani ci riuniremo come Sinistra italiana, ma siamo orientati a votare scheda bianca”.
Ha aggiunto Fassina; “Nella campagna elettorale bisogna essere coerenti: noi abbiamo detto che non c’erano le condizioni per convergere su nessuno degli altri candidati e confermo che non ci sono le condizioni per convergere”.
“Il candidato del Pd a Roma, che è un amico e che rispetto – ha spiegato Fassina – in Parlamento ha fatto scelte diametralmente opposte a quelle che ha fatto la sinistra, dal jobs act alla scuola alle trivelle alla revisione costituzionale. A Roma Giachetti ha fatto la campagna elettorale proponendo di tornare alla Roma degli anni novanta e del duemila, al modello che secondo noi invece è stato tra le cause di aggravamento delle condizioni economiche e sociali di Roma. Ci sono ragioni oggettive che hanno impedito la convergenza”.

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