Due ore di monologo per Beppe Grillo, sabato sera nel tendone del Gran Teatro Geox di Padova, davanti a 2.500 spettatori. I fedelissimi del comico che continuano ad adorarlo anche oggi che fa politica.
Pizzarotti chi? “Noi ti diamo un programma e tu candidato se non lo rispetti sei fuori. Semplice. Nessuna decisione calata dall’alto”, e scatta l’applauso per Beppe che scandisce questa frase in tono pacato, senza gridare né arrabbiarsi. E’ l’unico riferimento al putiferio scopiato intorno all’espulsione del sindaco di Parma dal MoVimento 5 Stelle .
Grillo non nomina nessun altro politico nel suo spettacolo, né cita indagati e dissidenti del M5S. Ha raccontato, quasi autocelebrandosi, la sua carriera artistica e la storia politica del M5s con un pizzico di ironia . E poi ha urlato “Ce la faremo”, dimenticandosi che non era uno dei suoi tanti comizi.
Trovandosi a Padova Grillo non poteva esimersi dal prendere in giro il sindaco, il leghista Massimo Bitonci per le ordinanze anti-kebab che finiscono per arricchire “i kebabbari cui conviene fare ricorso più che vendere kebab”.
Poi continua sui punti principali del programma del Movimento come il reddito universale e tassazione unica come nuova soluzione.
Ha poi parlato del neo sindaco di Londra, Sadiq Khan, di origini pachistane , e ovviamente non si è trattenuto dal fare una battutaccia “voglio poi vedere quando si fa saltare in aria a Westminster…”, dopo aver sottolineato che la sua vittoria sia un fatto straordinario e positivo , indicandolo “come esempio delle impensabili sorprese che la vita può riservare a chiunque, dimostrazione che non si deve smettere mai di sognare e che la storia può avere svolte incredibili e spiazzanti”. E’ solo una delle poche concessioni alla stretta cronaca che Grillo inserisce nel suo show.
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