Roma, nel centro destra tutti contro tutti: la Meloni sfida Bertolaso
Top

Roma, nel centro destra tutti contro tutti: la Meloni sfida Bertolaso

Alle gazebarie stravince l'ex della Protezione civile: avanti anche senza la Lega. Un ticket con Giorgia? Improponibile. Ma la Meloni scende in campo col pancione. Si di Salvini.

Roma, nel centro destra tutti contro tutti: la Meloni sfida Bertolaso
Roma, nel centro destra tutti contro tutti: la Meloni sfida Bertolaso
Preroll

Desk2 Modifica articolo

14 Marzo 2016 - 11.10


ATF

E’ un vero tutti contro tutti nel centro destra romano. Bertolaso incassa le gazebarie ma la Meloni decide di scendere in campo anche con pancione. Salvini, il leader della Lega la sostiene. L’ex della Protezione civile schierato da Berlusconi, risponde: “Devi fare la mamma” e non arretra di un passo. Il centro destra a Roma è nel caos più totale e a rischio sono anche lealleanze in altre città in vista delle amministrative. Sono arrivati a tre, dunque, i candidati per Roma della destra: Meloni, Bertolaso, Storace. Un caos che ha nella ‘caput mundi’ il suo snodo cruciale ma che rischia seriamente di propagarsi per tutta la penisola, in città come Torino o Bologna, frantumando l’alleanza Fi-Lega-Fdi. Le distanze tra i tre partiti appaiono infatti invariate.

Gazebarie: vince Bertolaso. Finite le “gazebarie”, la consultazione popolare che a Roma avrebbe dovuto indicare con chiarezza un candidato sindaco e un programma, riesplode il caos nel centrodestra.

Al comitato elettore dell’ex Protezione civile alle 19 un boato saluta il risultato: “Bertolaso al 96,7 per cento. Al voto 45mila-48mila romani”. L’affluenza alle urne, snobbate dalla Lega e dalla Destra e sostenute da parte di Fratelli d’Italia, avrebbe battuto dunque i numeri delle primarie del Pd (il 6 marzo, in 14 ore di voto, gli elettori erano stati 44.500) e regalato il trionfo a Bertolaso.

Leggi anche:  Meloni dichiara guerra ai regimi autoritari mentre è alleata con Orban e finanzia l'autocrate Saied

Scende in campo la Meloni. Ma Giorgia Meloni spiazza tutti: “Chiedo un incontro risolutivo a Berlusconi e Salvini nella giornata di domani. Metto a disposizione anche la mia candidatura come gesto di amore e responsabilità. Mi aspetto amore e responsabilità anche dagli altri”. La presidente di Fratelli d’Italia poi aggiunge: “Guido Bertolaso può essere un buon candidato e un buon sindaco se riesce a unire le forze di centrodestra. Se riesce a farlo e a vincere le perplessità che ancora diverse persone hanno, Fratelli d’Italia sara’ con lui come lealmente ha fatto dall’inizio. Se si presta a strumentalizzazioni che forse sono utili a tutelare un partito ma che sicuramente danneggiano i romani, allora saremo costretti a fare scelte diverse”.

Salvini la appoggia: tutti contro tutti. Matteo Salvini: “A Roma, come in qualsiasi altra città, una persona che pensa che gli zingari vadano aiutati e che invece di sgomberare i campi rom vuole risolvere il problema togliendo i cassonetti dalle strade non può essere sostenuto dalla Lega e da Noi con Salvini. Se invece Giorgia Meloni decidesse di candidarsi noi la sosterremo”.

Leggi anche:  Torna a Roma Archeofest, festival italiano di Archeologia Sperimentale

Bertolaso però chiude subito: “Non mi pare ci sia questa possibilità. In ogni caso valuteremo e verifecheremo, tenendo presente che 50 mila romani hanno espresso la loro scelta, il loro desiderio ai gazebo. La Meloni deve fare la mamma, non vedo perchè qualcuno deve costringerla a una campagna elettorale”. E scarica i suoi alleati: “Possiamo anche andare avanti senza Salvini. Il ticket con la Meloni? Improponibile”. E chiede un anticipo delle amministrative: “Fossi ancora io il capo della Protezione civile chiederei al governo di dichiarare lo stato di emergenza per la città di Roma. Lo abbiamo fatto per situazioni molto meno gravi e critiche. A Roma la situazione è critica, la città non può più aspettare. Il voto va anticipato, si decida la prima data possibile, tra fine aprile e l’inizio di maggio”.

Native

Articoli correlati