“Hanno sempre da ridire sulle nostre primarie, quelli che mandano cinquanta persone a fare click. Si lamentano delle nostre primarie con migliaia di persone, siamo gli unici ad avere il coraggio a farle, gli altri si mettono a fondo campo e parlano”, ha detto Renzi alla scuola politica del Pd.
“Nel 2013 – aggiunge Renzi – c’erano Bersani, Berlusconi e Grillo. Se si votasse oggi saremmo io, Salvini e probabilmente Di Maio. C’è un salto generazionale impressionante”.
“Io ho già rovesciato la clessidra: sono uno yogurt in scadenza – ha spiegato -, posso scadere tra sette mesi col referendum o tra due anni quando si voterà o tra sette anni dopo il secondo giro. Spero questa seconda”.
E ancora: “Un elemento chiave è la formazione di una nuova classe dirigente. La mia idea è applicare la rottamazione anche a me”.
“Io devo cambiare l’Italia. Non ho tempo da perdere dietro a chi cerca i fantasmi. Noi dobbiamo scommettere sul coraggio e non sulla paura di chi cerca fantasmi”, ha spiegato Renzi alla scuola politica del Pd, parlando del partito della Nazione. Renzi scherza con i giovani Dem: “Applaudite il partito della nazione? Incredibile”. Poi aggiunge: “E’ il dibattito più assurdo mai fatto. Non ne parlo perché se qualcuno dice c’è un fantasma in casa, tu non vai a cercare il fantasma”.
“Rispetto i Cinque stelle – spiega Renzi -. I Cinque stelle sono stati una grandissima speranza per milioni di italiani. Ma questa speranza, alla prova dei fatti, salta in aria, da Livorno a Quarto, a Gela e Parma. Laddove i sindaci, come Pizzarotti, provano a fare qualcosa, vengono messi all’angolo. Questo insegna che è fondamentale la comunicazione, il blog, ma che siamo solo noi del Pd quelli che oggi hanno la possibilità di dare risposte reali, concrete”.
“I partiti in Europa sono molto in difficoltà: pensate a cosa sta accadendo ovunque. Tutti i governi uscenti hanno perso le elezioni ultimamente in Europa”, ha aggiunto Renzi.
“Per scegliere il prossimo presidente della Commissione europea come democratici italiani chiederemo le primarie, perché non se ne può più della tecnocrazia che non sa dove sta la relazione con la gente”.
“L’Europa è totalmente prigioniera della paura e su questo non c’è distinzione tra socialisti e popolari. Anzi, i socialisti dell’est sono più duri dei popolari dell’est”. Lo ha detto Matteo Renzi alla scuola politica del Pd, parlando del tema dell’immigrazione. “L’Europa sembra essere ridotta solo a un insieme di numeri, vincoli e parametri. Dobbiamo restituire il sogno europeo”, ha aggiunto.
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