Verdini lascia Silvio: pronto a sostenere Renzi
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Verdini lascia Silvio: pronto a sostenere Renzi

Nessuna conciliazione tra Berlusconi e il suo ex braccio destro: pronto un nuovo gruppo parlamentare.

Verdini lascia Silvio: pronto a sostenere Renzi
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23 Luglio 2015 - 17.48


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Le posizioni restano distanti, ti confermo l’intenzione di voler andare via. Ho i numeri per fare un gruppo. Lo ha detto Denis Verdini, a quanto si apprende, nel corso dell’incontro durato circa due ore con Silvio Berlusconi. Un incontro cordiale e corretto, riferiscono le stesse fonti, in cui però le divergenze sulla linea politica sono rimaste inalterate.

A inizio luglio si era detto “Entro fine mese costituiremo con Verdini il gruppo al Senato con cui sosterremo le riforme di Renzi. Ed entro l’estate costituiremo una bella associazione. Stiamo facendo un’operazione politica seria, non cerchiamo posti di governo o sottogoverno, per ora”. Lo aveva detto il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal.

“Se Renzi lascia la sua sinistra interna e massimalista al suo destino, a destra Forza Italia sarà inghiottita tra Salvini e i lepenisti. A quel punto, con Verdini, siamo pronti a entrare nel grande partito riformista del centrosinistra renziano”, aveva aggiunto. Ed ecco fatto.

Su Facebook il senatore della minoranza Pd Miguel Gotor. “C’è un rapporto, almeno temporale, tra il nuovo rinvio a giudizio di Denis Verdini e l’annuncio dell’uscita da Forza Italia: evidentemente Verdini è alla ricerca di nuove protezioni che in questa fase giudica più efficaci, ma tutto questo non c’entra davvero nulla con la riforma della Costituzione”.

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“La riforma costituzionale infatti non ha bisogno di stampelle ma di una unità riformatrice del Partito democratico. Le stampelle, al contrario, farebbero zoppicare il progetto che a quel punto rischierebbe di cadere. Per tenerlo in piedi e farlo camminare serve l’unità del Pd”, aggiunge Gotor che contemporaneamente su Twitter ha coniato l’hashtag “non è questo ‪#‎ilpdchevogliamo”‬.

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