Mafia Capitale: la politica si indigna, ma gli affari Buzzi li ha fatti con tutti

Una nuova ondata di arresti che scuote ancora il mondo politico, nel secondo capitolo dell'inchiesta "Mondo di Mezzo". Tutti si dissociano ma...

Marino
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4 Giugno 2015 - 12.16


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Una valanga di commenti arrivano dal mondo politico dopo i nuovi 44 arresti di oggi sull’inchiesta Mafia Capitale, atto secondo [url”Leggi qui”]http://www.globalist.es/Detail_News_Display?ID=74480&typeb=0&mafia-capitale-altri-44-arresti[/url]. «Non ho nessun giudizio da dare. Non spetta a me commentare il lavoro della procura e della magistratura che deve fare il suo corso. Certamente se verranno individuate colpe e verranno puniti i colpevoli questo lo vedo estremamente positivo». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino a chi gli chiede un commento sulla nuova ondata di arresti per l’inchiesta su Mafia Capitale, in cui figurano anche nomi di esponenti della maggioranza in Campidoglio.
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M5s: è collusa anche la Regione. «La notizia dell’arresto di Magrini, dirigente regionale, nell’inchiesta su Mafia Capitale non è una sorpresa per chi come noi da mesi denuncia in aula e sulle pagine di giornale i legami tra Magrini e Buzzi, quindi tra Regione e Mafia Capitale». È quanto si legge in un comunicato del gruppo M5S alla Regione Lazio. «Magrini è colui che Buzzi definiva un ‘padreternò e che Zingaretti ha nominato in una posizione dirigenziale ‘di studiò, un arresto quindi che, insieme a quello dell’ex capogruppo di FI, getta l’ennesima ombra sulle istituzioni regionali. Zingaretti venga oggi stesso in aula a riferire e a rispondere alle nostre domande, non cerchi come sempre un nastro da tagliare per sfuggire alle proprie responsabilità.»

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Luca Gramazio ex capogruppo FI Regione Lazio #MafiaCapitale – Anno Uno 4 dicembre 2014

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