Landini contro Renzi: è un premier autoritario

Il segretario della Fiom critica l'ipotesi di sindacato unico: il capo del Pd non cerca il consenso dei lavoratori ma solo degli industriali

Renzi e Landini
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24 Maggio 2015 - 10.23


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Non è piaciuta a Maurizio Landini l’idea del sindacato unico, che secondo il leader della Fiom è “la conseguenza di un modello autoritario”. Landini non si trova d’accordo con l’ipotesi di Renzi e in un’intervista a Repubblica risponde al premier: “Renzi invece di disegnare modelli sindacali, che non è il suo mestiere, dovrebbe varare la legge che ripristini la democrazia in fabbrica dando ai lavoratori la possibilita’ di decidere sui contratti che li riguardano”.

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“Se vogliamo essere onesti – dice Landini sul caso Fiat – , quella che si sta facendo in Fiat non si può chiamare contrattazione. Marchionne ha proposto un modello salariale totalmente legato ai risultati dell’azienda e le altre organizzazioni sindacali lo hanno sottoscritto. Così è accaduto sul diritto di sciopero. Gli aumenti che si stanno firmando in Fiat sono totalmente legati ai bilanci, una materia che i lavoratori non riescono a controllare e non aumentano mai la paga base oraria. E la limitazione del diritto di sciopero – aggiunge – viene incontro a un’esigenza che non mi sembra il problema piu’ grave da risolvere in questi mesi alla Fiat”.

“Dopo le elezioni europee – sottolinea Landini – Renzi ha fatto una scelta precisa. Non cerca il consenso delle persone che lavorano, cerca il consenso delle imprese” che, continua, “assumono perché c’è la ripresa e anche perché il governo ha finanziato ogni assunzione con 8.000 euro. Poi il job act ha cancellato lo statuto dei lavoratori. Il consenso delle imprese e’ scontato. Le politiche sul lavoro di questo governo sono peggiori di quelle dei governi di centrodestra”.

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