Diaz, Scajola: la stampa di centrodestra alimentò il clima di violenza
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Diaz, Scajola: la stampa di centrodestra alimentò il clima di violenza

L'ex ministro dell'Interno durante il G8 di Genova del 2001: 'Polizia impreparata ad affrontare i Black Bloc. L'interesse del governo Berlusconi era che andasse tutto bene'

Claudio Scajola
Claudio Scajola
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9 Aprile 2015 - 09.49


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Scajola, ministro dell’Interno nel 2001, in un’intervista ha accusato la stampa di centro-destra per il clima violento che si era creato attorno al G8 di Genova: “Per colpa, ahimè, dei media di centrodestra, si arrivò al summit in un clima di nervosismo totale, di catastrofe imminente e questo contagiò anche le forze dell’ordine” ha spiegato.

Un altro elemento di criticità, ha continuato Scajola, è stato “il senso di rivincita contro i manifestanti no global” che aleggiava tra le fila della polizia. “Va ricordato – ha aggiunto Scajola – cos’era accaduto a Napoli nel marzo precedente. Scontri, violenze e otto poliziotti arrestati dopo il Global Forum. E non c’era ancora il governo Berlusconi”.

Scajola ha però negato che ci sia stato un ordine politico all’origine delle violenze da parte della Polizia: “L’interesse del governo Berlusconi era che andasse tutto bene. La polizia italiana si dimostrò assolutamente impreparata ad affrontare i professionisti del disordine come i Black Bloc. Pensava di affrontarli con il metodo delle testuggini romane”.

Alla domanda se quindi fu la Polizia a sbagliare tutto, l’ex ministro ha risposto: “No. Al G8 hanno sbagliato alcuni uomini della polizia. Ci sono stati i processi e le condanne. La colpa di quel che è accaduto è di chi arrivò per mettere Genova a ferro e fuoco. Loro sono stati i devastatori, la polizia non può essere criminalizzata per gli errori dei singoli”.

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