Manca una decina di giorni alle prossime elezioni del presidente della Repubblica, i possibili nomi in ballo sono almeno una quindicina. Tra questi, forse perché il centrdestra è frammentato, spuntano soprattutto nomi di centrosinistra. Meglio precisare: si tratta della sinistra cattolica, infatti dopo due esponenti laici di fila, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano le spinte verso la cosiddetta “alternanza” sembrano davvero difficili da frenare. Datamedia vede soltanto Walter Veltroni e Romano Prodi raggiungere il gradimento di una parte significativa, il 40% del campione. Mentre tutti gli altri si fermano a percentuali inferiori al 30%.
Alle spalle di Veltroni-Prodi, con il 28%, si piazza l’attuale ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che precede di un solo punto percentuale un altro esponente del governo Renzi, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Il presidente del Senato Pietro Grasso, arriva soltanto sesto con il 18%, mentre quinto è il sindaco di Torino (ed ex segretario dei Ds) Piero Fassino, che ottiene il 22%. Il giudice costituzionale Sergio Mattarella, democristiano di sinistra nella prima Repubblica è invece appaiato a Grasso con il 18%. Al 15%, Angela Finocchiaro e Pier Ferdinando Casini, che è anche l’unico esponente “non di sinistra”.
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