Pippo Civati sta preparando il terreno per la scissione del Pd e la nascita di un nuovo partito a sinistra. Ha spiegato chiaro e tondo che se il premier che se il leader Pd Matteo Renzi “si presenta col Jobs act e con le cose che sta dicendo alle elezioni a marzo non saremo candidati con Renzi”. Ha continuato affermando “Se il programma elettorale lo scriviamo e non sono considerate le nostre ragioni, è più serio dire ‘andate avanti voi da un’altra parte, noi faremo qualcosa di diverso’. Non è una scissione, è una presa d’atto di una differenza”.
Civati ha parlato così a Bologna, per la presentazione del suo Patto repubblicano già sottoscritto da Sel, Verdi e lista Tsipras. “Un partito a sinistra del Pd si costituirà se Renzi continua così ma non è colpa nostra. Noi segnaliamo questioni fondamentali come una riforma costituzionale fatta meglio, una legge elettorale in cui i cittadini scelgano gli eletti, una riforma del lavoro che non sia di destra come quella che abbiamo visto finora”. Secondo Civati “non e’ necessario scindersi. Se però non c’è la disponibilità da parte di Renzi a confrontarsi con questa parte di Paese, ognuno ne trarrà le conseguenze”.
La vera notizia però è che anche nel caso non si arrivi a elezioni anticipate, Civati ha in mente “un progetto che si rivolge alle forze parlamentari senza guardare alla loro provenienza: chi e d’accordo sottoscrive il patto e si vota di conseguenza in Parlamento”. Ha aggiunto “quando si parla di Costituzione non c’e’ una disciplina di partito, non c’e’ neanche un programma elettorale ne’ di Governo, perche’ Renzi non ha mai scritto nulla. Quindi ci sentiamo responsabilmente liberi”.
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Argomenti: matteo renzi