Grillo sul blog: 'Marino vai via, hai la faccia come il c...'
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Grillo sul blog: 'Marino vai via, hai la faccia come il c...'

Il leader dei cinquestelle è tornato sul suo blog ad attaccare il sindaco di Roma, Ignazio Marino.

Beppe Grillo attacca dal suo blog Ignazio Marino
Beppe Grillo attacca dal suo blog Ignazio Marino
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7 Dicembre 2014 - 16.58


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“Marino, non è un’offesa, ma solo una constatazione: lei ha la faccia come il culo. Va in televisione a raccontare la barzelletta che non ha avuto contatti con Salvatore Buzzi, e poi ci sono foto, che lo ritraggono insieme a lui. Quando uscirà dal Campidoglio, forse per ultimo se farà comodo a Renzie, si ricordi di spegnere la luce. Quella la riaccenderà il M5S dopo le prossime elezioni amministrative”. Lo ha scritto in un post apparso sul suo blog Beppe Grillo, tornando nuovamente ad attaccare il sindaco di Roma.

“In Italia oltre al rovesciamento della realtà, praticato in modo indefesso dai media e da Renzie, vige anche il rovesciamento delle responsabilità. Non è accusato chi ruba, ma chi vuole pulizia – ha sottolineato Grillo – Nel caso del sindaco pro tempore Marino ovviamente deciderà la magistratura se è coinvolto nell’inchiesta Mafia-Capitale, ma un sindaco che, come le tre scimmiette non vede, non parla e non sente mentre è circondato da delinquenti e corrotti e da un tanfo che neppure la Cloaca Massima che ci sta a fare in Campidoglio? Se non è colluso, allora è incapace. Tertium non datur”.

“Alla richiesta del M5S di fare un passo indietro – ha continuato il leader M5S – Marino ha risposto in modo surreale: ‘Anch’io mi sto convincendo con rammarico che il M5S non vuole assolutamente nessuna responsabilità e nessun impegno. E vuole fuggire da qualunque condizione che li metta nella situazione di prendere decisioni’. Quindi la colpa adesso sarebbe nostra, del M5S che chiede pulizia, non del Pd che doveva controllare e cacciare a pedate i corrotti. Quello stesso Pd che ha salvato con il voto contrario all’utilizzo delle intercettazioni due parlamentari nei giorni scorsi”.

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