Doveva essere ufficializzato il direttorio deciso da Grillo formato da Roberto Fico, Luigi Di Maio, ALessandro Di Battista, Carlo Sibilia e Carla Ruocco. Ma una cinquantina tra deputati e senatori sono assenti; Motivazione? Non voler rendere ufficiale la presenza del direttorio.
Fico, nel suo intervento introduttivo ha chiarito le funzioni del direttorio: “Saremo un fluidificante per i rapporti tra Beppe, noi e il territorio. Lavoreremo per tutto il Movimento non solo per il gruppo parlamentare. Non so se i nostri ruoli verranno messi nero su bianco perché c’è stato il voto della Rete ed è sufficiente. L’obiettivo principale del direttorio sarà di costruire un Movimento che sia chiaro nelle dinamiche, che applichi i principi di condivisione e politica senza soldi, che si oppone alla vecchia politica”.
Anche Casaleggio ha incontrato il direttorio. Si dice che abbia dato loro la benedizione assieme a qualche istruzione riguardo la creazione di una “Rete dei Comuni” per coordinare le iniziative e propagandare i temi principali di M5S; mentre per le apparizioni in Tv c’è stato un sì, ma con cautela.
Ma in Toscana il consigliere comunale Saverio Galardi ha deciso di contestare l’espulsione di Pinna ed Artini
. E per questo ha fatto “un appello, nazionale, a costituire un nuovo soggetto politico che recuperi gli ideali e i principi di democrazia partecipata fondanti dell’M5S divenuto ormai qualcosa completamente in contrasto con essi”.
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Argomenti: beppe grillo