Franceschini: basta dirigenti a vita
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Franceschini: basta dirigenti a vita

Il ministro per i Beni Culturali parla della nuova linea dura da seguire: nessuno dovrà mantenere lo stesso posto per vent'anni.

Franceschini: basta dirigenti a vita
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20 Luglio 2014 - 11.09


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«Massima rotazione nel ministero, per sovraintendenti e dirigenti. Una linea dura in cui nessuno potrà mantenere lo stesso posto per 20 anni». Ad affermarlo è Dario Franceschini, ministro per i Beni Culturali, che ha parlato in un’intervista al Sole 24 Ore. Franceschini sottolinea il nuovo ruolo della valorizzazione del patrimonio: «La riforma del ministero intende fare in modo che sia un fattore trainante della crescita». Con l’accorpamento delle sovraintendenze storico-artistiche con quelle del paesaggio «abbiamo creato i poli museali regionali e concesso più autonomia ai singoli musei. Dunque, le sovrintendenze si concentreranno sulla tutela, rafforzando il legame con le università e il Cnr. Il modello è quello dei policlinici universitari. Allo stesso tempo, i musei punteranno di più sulla valorizzazione. Per questo è stata creata una direzione centrale dei musei, alla quale faranno riferimento i poli museali regionali e i singoli musei».

Alla domanda se ci saranno a breve nuove gare per assegnare i servizi aggiuntivi dei musei risponde: «Sono per la competizione pubblico-privato. In Francia c’è una società pubblica che gestisce i bookshop e che partecipa alle gare con le società private. È un bel sistema. Nella prima fase, dunque, si farà, insieme a Consip, una gara nazionale per selezionare le imprese e poi si procederà alle gare nei singoli musei. In futuro, però, vorrei si possa formare una società pubblica in grado di competere con quelle private».

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