Con un referendum online la base del Movimento 5 Stelle ha scelto l’alleanza con il gruppo Efd caldeggiata da Grillo e Casaleggio. Gli attivisti grillini hanno optato per l’intesa con Nigel Farage con ben 23.121 voti su un totale di 29.584. Le altre due possibilità raccolgono, rispettivamente, 3.533 (non iscritti) e 2.930 (gruppo Ecr).
”Sono estremamente soddisfatto del risultato. Sarò lieto di lavorare con il Movimento 5 Stelle per una vera voce di opposizione in seno al Parlamento Europeo” ha commentato Farage, leader del partito indipendentista britannico Ukip. Questo risultato “aumenterà la fiducia fra i membri di altre delegazioni che verranno la settimana prossima per aderire al nostro gruppo”, nell’ambito del processo “per rendere più solido quello che dovrà essere un grande gruppo”, ha aggiunto Farage. “Saremo la voce del popolo”, ha concluso.
L’assenza dei Verdi, data dai più per scontata, ha agitato gli animi della Rete. Qualcuno si è sfogato su Facebook, altri hanno scelto i cronisti.
Il Movimento ha spiegato che i Verdi europei sono stati esclusi dal referendum online perché ponevano veti e non davano nessuna certezza di includere i 5 Stelle nel gruppo. “Il gruppo politico dei Verdi europei, sulla scorta delle differenti vedute coesistenti al suo interno e nonostante le richieste del M5S fatte pervenire a vari livelli – prosegue la nota – ha dapprima espresso la chiara intenzione di non partecipare al referendum senza che dallo stesso venissero preventivamente esclusi altri candidati (una richiesta che non è ricevibile perché nel M5S sono i cittadini a decidere, secondo i principi della democrazia diretta, quali opzioni considerare valide e quali no), e ha poi solo ieri sera comunicato che, nel caso in cui il referendum si fosse espresso favorevolmente al loro gruppo, allora successivamente sarebbe stato possibile eventualmente intavolare una trattativa”.
“Un tale approccio – secondo i 5 Stelle – inverte sostanzialmente il corretto ordine di composizione dell’offerta referendaria, perché prima di scegliere, i cittadini devono sapere in anticipo se un Gruppo Politico europeo, in maniera unitaria e ufficiale, accoglierà il M5S al suo interno, e se sì a quali condizioni. Per fare un raffronto con altri settori della società e aiutare a comprendere i termini della questione, sarebbe come se un venditore chiedesse ai suoi clienti di firmare ‘prima’ per l’acquisto della sua merce, della quale solo in seguito saprà indicare le caratteristiche, il prezzo e perfino la disponibilità”.
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