Renzi: niente streaming Farage-Grillo
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Renzi: niente streaming Farage-Grillo

Il premier provoca il leader del Movimento 5 Stelle criticando la sua ricerca di un'imbarazzante alleanza con l'Ukip di Nigel Farage a Bruxelles.

Renzi: niente streaming Farage-Grillo
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29 Maggio 2014 - 15.52


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“In streaming si fanno i dibattiti, a incontrare i populisti inglesi ci si va di nascosto”. Così Matteo Renzi, nella Direzione Pd, ha commentato l’incontro tra Beppe Grillo e il leader populista britannico Nigel Farage. E provoca: “In campagna elettorale ci chiedevamo con chi sarebbero stati i grillini, ma loro sapevano con chi stare: non è una cosa fatta in 24 ore”.

“Questa nostra direzione – ha detto il segretario davanti ai suoi – deve essere non tanto l’occasione per fare festa ma per una riflessione e un’analisi del voto, con il sorriso, per cercare di capire cosa abbiamo da fare e come impostare i prossimi mesi. Il risultato ci carica di gioia e entusiasmo ma anche di straordinaria responsabilità. Abbiamo scelto di non festeggiare perché la straordinaria ampiezza del risultato non è solo per il Pd o per il suo leader. Va ben oltre le aspettative, è il voto degli italiani per l’Italia. Ha ragione Reichlin a parlare di partito della nazione e il consenso che ci impone a provare a cambiare l’Italia in modo forte e l’Ue. Il Pd è primo partito in Europa e ha una responsabilità che giudico naturale venga colta in pieno e non immiserita negli scontri interni. Trovo allucinanti le polemiche per la foto di gruppo: non c’è nessun salto sul carro ma un partito che è convinto di poter discutere al proprio interno con serenità. Ha vinto il Pd”.

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Il premier ha poi aggiunto: “Le misure attuate dalla Ue in un momento di crisi che risale a teorie degli anni 80 non danno una risposta sufficiente alle attese dei cittadini”. “Siamo il primo partito del Pse non per andare a mettere bandierine con i nomi, è fisiologico ma il nostro compito è richiamare il Pse a quanto detto in campagna elettorale che è per noi fondamentale e per cui siamo entrati nel Pse”. Renzi ha spiegato”prima di discettare sui nomi è fondamentale capirsi su idee”. “L’Europa cambia perché l’alternativa al cambiamento dell’Europa è l’Europa che non si salva”. “Il compito del Pd” in questa fase “è enorme” in tutte le sedi.

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