Meloni: toni alti perché le idee sono deboli
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Meloni: toni alti perché le idee sono deboli

L'ex ministro attacca il modo di fare politica di chi urla e alza la voce, facendo un chiaro riferimento a Grillo: io non faccio avanspettacolo.

Meloni: toni alti perché le idee sono deboli
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23 Maggio 2014 - 10.34


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Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia-An, si propone come «nuova sorpresa» delle prossime europee e attacca chi strilla e insulta: «I toni sono alti perchè le idee sono deboli. Io non faccio avanspettacolo, io faccio politica. Chi alza la voce lo fa perché non ha idee». Su immigrazione ed euro, con la Lega «c’è una certa convergenza – dice – e potremmo intraprendere iniziative comuni. Ma noi siamo il partito della Nazione, il nostro slogan è ‘vota italianò con una campagna improntata sul Tricolore e sull’ identità nazionale. L’ unità del Paese è un tema imprescindibile».

A Berlusconi, Meloni risponde che «la campagna contro i partitini rischia di essere controproducente per Fi. I partiti eurocritici conteranno molto, mentre chi sta nel Pse e nel Ppe ha dimostrato in questi vent’ anni di non essere in grado di condizionare nessuno, di influenzare alcun processo politico». «Il 25 maggio ci sarà un terremoto nel Parlamento europeo, prevarrà un’ idea di Ue diversa». Intervistata anche dal Giornale, l’ ex ministro accusa l’ Europa di «furba miopia sulla questione dell’ immigrazione clandestina». Il patto di Dublino, spiega, «dice che i richiedenti asilo che approdano in un Paese europeo non possano entrare negli altri 27 Paesi. Ovvio che la posizione della nostra penisola ci penalizza». «Inizino a pagare per l’ ospitalità che garantiamo. Ogni immigrato ci costa 900 euro al mese».

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