«Nomine col trucco. Con l’operazione di ieri sulle nomine alla guida delle partecipate Matteo Renzi si conferma l’illusionista che è». È il giudizio sulle nomine alle società partecipate di Marco Revelli, storico e garante dell’Altra Europa con Tsipras che proprio oggi consegna le firme necessarie a presentarsi alle elezioni europee di maggio 2014.
«Esattamente come il prestigiatore Renzi ha agitato con una mano la questione di genere nominando alle presidenze, contano assai poco, figure femminili di facciata, per distogliere lo sguardo dalla sostanza: i posti che contano, quelli da Amministratore delegato, sono infatti stati riservati sistematicamente a uomini ampiamente stagionati. Uomini che sono garanzia di fedeltà al potere e all’uomo che lo detiene, alcuni dei nuovi membri dei cda l’ hanno anche finanziato alle primarie, e soprattutto sicuri esecutori del programma di privatizzazione (diciamo pure svendita) del patrimonio pubblico, come il dogma liberista impone. Una scelta pesante di conservazione, in un luccicante involucro di finta innovazione».
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