Grillo: niente scuse su Auschwitz, anzi
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Grillo: niente scuse su Auschwitz, anzi

Il leader del Movimento 5 Stelle ne ha per tutti: attacca Renzi e Berlusconi. «La democrazia del Paese frana ed Equitalia ne è il simbolo».

Grillo: niente scuse su Auschwitz, anzi
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15 Aprile 2014 - 18.25


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Beppe Grillo a tutto campo. Il leader del Movimento 5 Stelle ne ha per tutti: dalla Comunità ebraica, a cui non chiederà scusa, passando per il premier Matteo Renzi, definito “ebetino”, fino a Silvio Berlusconi, che avrebbe fatto “un affare” cavandosela con l’affidamento ai servizi sociali dopo aver evaso il fisco, per finire con il presidente del parlamento Laura Boldrini definita “un pagliaccio”.

In una conferenza stampa tenuta alla Camera, l’ex comico parlando delle elezioni europee, ha detto: “Il 25 maggio cambierà la storia di questo Paese. Questo paese sta venendo giù, è sfasciato, sta franando. Noi siamo pronti a prenderlo, a prendere le macerie”. “Equitalia – ha detto – è il simbolo di un rapporto criminogeno che ha questo Stato, che non esiste più con i cittadini che non esistono più”.

“Non ci stiamo più a farci convocare da una dilettante allo sbaraglio: la prossima volta se ne andranno loro”, ha aggiunto il comico. “Abbiamo questo pagliaccetto che fa tutto dopo il 25 di maggio e abbiamo il voto di scambio degli 80 euro, una cosa da vergognarsi. E poi tolgono le province e non è vero. E i giornali fanno i titoli…”.

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E poi ha aggiunto: “Il 416 è la più grande vergogna e io vado lì (al Senato) oggi pomeriggio perchè voglio vedere in faccia queste persone che hanno ricevuto 2 milioni di mail e non fanno una piega e votano”.

“Io non sono avversario di Renzi, non sono io il candidato – ha detto -. Il candidato contro Renzi è la democrazia, l’intelligenza e l’onesta’ che non è interpretata da questo ragazzotto messo lì dall’agenda europea”. “L’Italicum non si farà più perché hanno capito che al ballottaggio ci va il M5s”.

Su Berlusconi e Dell’Utri ha detto: “due persone che hanno condotto l’Italia al disastro” hanno fatto anche una fine “ignobile”, “miserabile” non sono “neppure uomini”. “Io al posto di Berlusconi sarei andato in prigione. Mi sarei fatto arrestare, che fine ignobile così”.

Rispondendo, poi, alla domanda se chiederà scusa alla[url” Comunità ebraica per il post di ieri in cui parafrasava i versi di Primo Levi”]http://www.globalist.es/Detail_News_Display?ID=56926&typeb=0&Grillo-ironizza-su-Auschwitz-e-Primo-Levi[/url] di ‘Se questo è un uomo’, Grillo ha detto: “Non sono io che mi nascondo dietro certe tragedie, sono loro che lo fanno. Io non chiedo scusa a nessuno, non ho mancato di rispetto a nessuno. Dovrebbero sostituire il portavoce della comunità ebraica perché è stupido e ignorante” perché ha “frainteso” il post di ieri che parafrasava Primo Levi. La verità è che quando si toccano i poteri forti vengono fuori le lobby”.

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“Io non volevo fare il sarcastico su quella poesia di Primo Levi, io volevo rapportarlo ai tempi nostri. Perché la Shoah è dietro l’angolo, succedono ogni giorno, abbiamo Shoah da tutte le parti, non dobbiamo abbattere le difese, non ho fatto ironia su nulla”, ha detto Grillo. “Se ci si fossilizza sul fatto che io uso la Shoah a scopi elettorali – ha sostenuto – è una menzogna che respingo. Io non chiedo scusa perché è una vostra interpretazione.. non c’era nessun intento di offendere”.

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