La comunità ebraica contro Grillo: oscena provocazione

Durissimo Renzo Gattegna: solletica i più bassi sentimenti antisemiti e cavalcare il malcontento popolare in tempi di crisi.

Beppe Grillo e Renzo Gattegna
Beppe Grillo e Renzo Gattegna
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14 Aprile 2014 - 14.51


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Usa la Shoah e riscrive Primo Levi. Questa volta Beppe Grillo ha superato il limite e a dirlo è proprio la comunità ebraica che si è indignata davanti [url”all’ultimo post del leader del Movimento 5 Stelle”]http://www.globalist.es/Secure/Detail_News_Display?ID=56926&typeb=0[/url], “Se questo è un paese”.

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«Con l’ultima infame provocazione Beppe Grillo pubblica sul suo blog una immagine dell’ingresso di Auschwitz con la scritta “P2 Macht Frei” e storpia le parole dei celebri versi di Primo Levi con cui si apre “Se questo è un uomo” per solleticare i più bassi sentimenti antisemiti e cavalcare il malcontento popolare che si addensa in questi tempi di crisi». Così, in una nota, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.

«È un’oscenità sulla quale non è possibile tacere. Si tratta infatti di una profanazione criminale del valore della Memoria e del ricordo di milioni di vittime innocenti che offende l’Italia intera», ha cocnluso.

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Alle parole di Gattegna si unisca anche il deputato dl Pd Edoardo Patriarca: «Grillo è indecente. Eviti di tirare in ballo Auschwitz e la Shoah. Non tutto può e deve essere permesso in campagna elettorale». E ha aggiunto: «Grillo provi a pensare come si possono sentire i parenti di coloro che sono morti nei lager nazisti. Ma evidentemente a lui non importa nulla – ha poi concluso il democratico – È quella un’offesa nei confronti di tutto il popolo italiano e non solo nei confronti della comunità ebraica».

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