Di Battista (M5S) sui dissidenti: da loro sabotaggio e malafede

In un post su Facebook, il deputato pentastellato attacca i quattro senatori a rischio espulsione, definendoli: zavorra professionale che puntava all'immobilismo.

Di Battista (M5S) sui dissidenti: da loro sabotaggio e malafede
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26 Febbraio 2014 - 12.49


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La guerra interna nel Movimento Cinque Stelle continua senza freni, soprattutto nella giornata che segue all’assemblea per l’espulsione dei 4 senatori dissidenti e mentre gli iscritti al blog stanno votando. L’ultimo capitolo lo scrive il pentastellato Alessandro Di Battista, sul suo profilo Facebook.

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“Ho visto in queste 4 persone, sistematicamente, da mesi, e in modo organizzato la logica del dolo, la malafede, il sabotaggio di tutte le grandissime battaglie che abbiamo portato avanti come gruppo” ha scritto Di Battista. “Ogni qual volta avevamo un successo da comunicare – è la lamentela – usciva, sistematicamente una dichiarazione di uno dei quattro pronta a coprire il messaggio del gruppo”. Una “zavorra professionale”, li definisce, “che puntava all’immobilismo. E per un Movimento restare fermi è la morte assoluta”.

“Anche io sono un dissidente”, si legge ancora sul post, “non l’ho pensata come Grillo sul reato di clandestinità e infatti ho votato per la sua abolizione. Io voto, io vinco e io perdo. Ma quando perdo so che la decisone dell’assemblea è sacra in quanto frutto di un vero processo decisionale, frutto dell’intelligenza collettiva, non di diktat di berlusconiana o debenedettiana matrice. Mi spiego? Siamo in guerra, una guerra democratica, fatta di informazione, partecipazione, amore per la politica. Ma di guerra si tratta”.

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