Insulti alla Boldrini: le grilline si rivoltano a Messora

Alcune parlamentari pentastellate stigmatizzano: volgarità e bassezze vanno sempre condannate, senza se e senza ma. Gli insulti vanno sempre condannati

Laura Boldrini
Laura Boldrini
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3 Febbraio 2014 - 16.08


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La voci delle donne del Movimento 5 Stelle cominciano a uscire dal coro, dopo il tweet offensivo su Laura Boldrini scirtto e poi cancellato da Claudio Messora, ormai virale sul web. Il responsabile della Comunicazione del MoVimento 5 Stelle al Senato scrive, chiamando la Boldrini per nome, che anche se gli aderenti grillini fossero tutti stupratori lei non correrebbe alcun rischio. Poi sono arrivate le scuse, anche grazie all’intervento di Anna Masera, responsabile della comunicazione di Montecitorio, che ha cercato di placare gli animi.

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Fucksia: condanniamo le violenze – Laura Boldrini è «inadeguata», ma «un conto è la critica, legittima e fondata. Un altro è l’insulto. Insultare non va mai bene. E questo vale per chiunque insulti: se sbaglia un cinquestelle, si sottolinea l’errore». Queste le parole della senatrice del Movimento 5 Stelle Serenella Fucksia.

La grillina ha sottolineato che «volgarità e bassezze vanno sempre condannate, senza se e senza ma». «Il post di Beppe era ironico e non volgare – ha spiegato. – Per questo va distinto quel che ha scritto lui dalle reazioni che ha provocato». Tuttavia, ha aggiunto, «non sono certa che sia stato Grillo a mettere in Rete quel post. Magari è stato lo staff. E comunque ha postato un video che era stato già pubblicato da altri. Poi, una volta vista la reazione, ha tolto quel post».

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«In ogni caso – ha detto – Grillo si è reso conto che la Rete, a volte, non ha la maturità di gestire alcune cose». «Gli insulti vanno sempre condannati. Li abbiamo subiti anche noi, ma non ho sentito indignazione. Le nostre critiche alla Boldrini sono indipendenti dal suo essere donna. E, tra l’altro, non è giusto usare come paravento quanto accaduto per nascondere che si tratta di una Presidenza non più super partes. Incapace di gestire l’Aula. Ecco, non strumentalizziamo».

Corda: evitiamo commenti di bassa lega – «Chi cura la comunicazione politica di un gruppo parlamentare e viene pagato per questo, non può arrogarsi il diritto di esprimere valutazioni personali pubbliche di bassissima lega con un tweet. Specialmente quando tali valutazioni hanno risvolti politici nefasti per l’immagine del gruppo stesso. A buon intenditor…», ha scritto la deputata M5s Emanuela Corda su Fb.

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