“Nessuna divergenza politica può legittimare atti totalmente estranei alla pratica democratica”. Non usa mezzi termini la presidente della Camera, Laura Boldrini, che sul suo profilo Facebook condanna duramente quanto accaduto ieri e oggi in Parlamento. “E’ inaccettabile che anche oggi i deputati M5S vogliano bloccare la Camera – ha scritto nella sua nota -. Dopo l’assalto di ieri in aula, questa mattina gli atteggiamenti intimidatori sono continuati nelle Commissioni, impedendone i lavori con modalità che mostrano la totale mancanza di ogni senso delle istituzioni”.
Oggi in aula alla Camera, la presidente aveva parlato di “episodi gravissimi” ed su questo tono che continua. “E’ pericoloso che si ricorra alla violenza tutte le volte in cui non si è d’accordo” è l’osservazione di Boldrini, che ha fatto sapere che “sui fatti di ieri è stata già aperta un’istruttoria nella quale verranno rapidamente accertate ed eventualmente sanzionate le azioni dei singoli”.
La presidente della Camera ha anche voluto dare la sua versione dei fatti, in particolare riguardo alla decisione di applicare il sistema della “ghigliottina” alla discussione sul decreto Imu-Bankitalia, bloccato dall’ostruzionismo dei CinqueStelle. “Ieri mi sono assunta una responsabilità derivante da comportamenti altrui, da rigidità contrapposte di diverso segno che hanno scaricato l’onere di una decisione assai difficile sulla Presidenza della Camera” ha spiegato Boldrini -. Ho voluto impedire che oggi le famiglie italiane dovessero preoccuparsi di tornare a pagare la seconda rata dell’Imu, come sarebbe successo se non fosse stato votato per tempo un decreto-legge che pure conteneva materie tra loro molto diverse. Per questo ho dovuto far ricorso ad uno strumento fin qui non usato nei lavori della Camera”. Un passaggio difficile, ora superato, dopo il quale, è l’appello della presidente, “torno a chiedere alle forze politiche e al governo di avere, ciascuno per la sua parte di responsabilità, il rispetto dovuto alla Camera e ai suoi percorsi decisionali: che sono, per tutti, garanzia democratica”. Come è garanzia democratica il Presidente della Repubblica, al quale Boldrini esprime tutta la sua solidarietà per la messa in stato di accusa da parte del Movimento Cinque Stelle.
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