«Dopo gli enormi cambiamenti della fine del 2013 – nuovo segretario del Pd, Berlusconi all’opposizione e divisione di Scelta civica – è oramai ineludibile una ripartenza. Toccherà a Enrico Letta apportare le modifiche necessarie per adeguare la sua squadra di governo alla nuova fase». Così la pensa Roberto Speranza, capogruppo del Pd alla Camera, che ha poi detto: «È stata lanciata una sfida sul tema delle riforme e il Partito democratico ha fatto bene a imprimere un’accelerazione. Ora spetta al lavoro parlamentare affrontare il merito, migliorarlo e arrivare a una definitiva composizione tra i firmatari del patto».
E ha aggiunto: «Certamente si vedrà quali sono i margini possibili per avvicinare ancora di più l’elettore all’eletto». Nel Pd occorre «trovare l’unità», aggiunge, «in Italia, se il centrosinistra non regge, si rischia di trovarsi Grillo con tutto ciò che comporta: le liste di proscrizione di giornalisti e parlamentari, gli insulti al capo dello Stato».
Speranza ha poi detto che «bisogna riconoscere fino in fondo l’esito del congresso, ma anche la grande pluralità che è il nostro partito. Qualche battuta del segretario non ha aiutato la discussione. Ma siamo tutti chiamati, già dalle prossime Europee, ad affrontare la vera sfida: quella tra politica e antipolitica, tra europeisti e antieuropeisti. Il consenso di Renzi può aiutare molto il campo della politica».
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