La replica di Renzi: le critiche vanno accettate

Il segretario Pd risponde alla lettera di dimissioni del presidente. E gli tende la mano: sono certo che ripartiremo insieme.

La replica di Renzi: le critiche vanno accettate
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21 Gennaio 2014 - 17.47


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“Sono certo che – pur con funzioni diverse – ripartiremo insieme”. Si rivolge così Matteo Renzi al dimissionario Gianni Cuperlo, a cui scrive “caro Gianni, rispetto la Tua scelta”. La risposta del segretario al presidente ha i toni morbidi di chi cerca una conciliazione. “Conosco – ricorda Renzi – la fatica che hai fatto nell’accettare la mia proposta di guidare l’Assemblea del Pd, dopo le primarie. Con franchezza e lealtà, non me l’hai taciuta”. Renzi ringrazia Cuperlo di aver ceduto alla sua insistenza, perché “pensavo, e continuo a pensare – parole del segretario – che un tuo impegno in prima persona avrebbe fatto bene alla comunità di donne e uomini cui ti riferisci nella tua lettera”.

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Inevitabile il riferimento ai dissidi che hanno portato alla spaccatura all’interno del Pd. “Si poteva fare meglio? Sì, certo. Ma fino ad ora non si era fatto neanche questo. E rimettere in discussione i punti dell’accordo senza il consenso degli altri rischia di far precipitare tutto”, ha voluto sottolineare Renzi, rispondendo alla lettera con cui Cuperlo gli ha annunciato le sue dimissioni. “Siamo il Partito Democratico non solo nel nome, del resto. Un partito vivo, dinamico, plurale, appassionato. Un partito vero, non di plastica. Un partito dove si discute sul serio, non si fa finta. A viso aperto”. Una franchezza che ha spinto a “criticare, nel merito, il tuo intervento”, ribadisce Renzi, perché le critiche si fanno e si devono anche ricevere. “Mi spiace” è la sua conclusione “che ti sia sentito offeso a livello personale”.

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