Beppe Grillo attacca ancora l’ipotesi di accordo sulla legge elettorale, un sistema che il leader 5 Stelle battezza il “Pregiudicatellum”. “La legge elettorale Renzie – Berlusconi, il ‘Pregiudicatellum’ – è scritto in un posto sul suo blog – prevede che i partiti si scelgano i propri parlamentari. I cittadini devono stare a guardare. Liste bloccate con nominati da pregiudicati e condannati in primo grado e nessuna preferenza”.
Grillo continua a riproporre le parole del leader Pd. “Cosa ha raccontato Renzie sulla legge elettorale fino all’altro giorno? Nel luglio 2012 dichiara: ‘Non sono innamorato di una legge elettorale piuttosto che di un’altra, sono innamorato di alcuni concetti: il primo è che bisogna scegliere il proprio candidato leader, ma anche il proprio parlamentare. 10 luglio 2012 sottolinea: ‘Solo una legge elettorale funziona, quella dei sindaci. Sai chi vince, chi vince governa, 2mandati, preferenze’. 20 maggio 2013, conferma: ‘c’è una legge elettorale che funziona, quella dei sindaci (che ha le preferenze, ndr): il giorno dopo le elezioni si sa chi ha vinto e chi no. 27 ottobre 2013, ribadisce: ‘Porcellum o Porcellinum? Diciamo le cose semplici: la legge elettorale che funziona è quella dei Sindaci'”.
“Oltrelarottamazione c’è la riesumazione del condannato e la sepoltura del volere degli elettori”, chiosa il post di Grillo.
Argomenti: beppe grillo matteo renzi silvio berlusconi